assemblea dei comuni italiani

L'Assemblea nazionale dei comuni (foto Dire)

«L’Anci è una realtà rappresentativa davvero preziosa per il nostro Paese. È un termometro della partecipazione civica e quindi della fiducia nelle istituzioni della Repubblica. Questo è da ricordare, non possiamo accontentarci di una democrazia a bassa intensità, soprattutto in un momento di preoccupante flessione dell’esercizio di voto». Esordisce così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal palco del Padiglione 18 di Bologna Fiere, in occasione della cerimonia di apertura della 42esima Assemblea Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), che quest'anno porta il titolo di "Insieme per il bene comune". Un appuntamento che ha riunito centinaia di sindaci da tutta Italia.

Frasi mirate e misurate, quelle di Mattarella, in un discorso che ha toccato vari temi, dalla crisi abitativa al ruolo delle tecnologie nella pubblica amministrazione, dallo spopolamento dei comuni più distanti dai grandi snodi infrastrutturali all’arduo compito dei sindaci nel governare i comuni, dei quali ne ha sottolineato l’importanza e la loro sfida «a non far sorgere, con l’avvento delle innovazioni negli uffici pubblici, l’esclusione dei cittadini, soprattutto i più anziani, grand componente nazionale».

Sulla casa e le tensioni abitative, il suo messaggio è altrettanto forte: «Bisogna sostenere iniziative serie, sforzarsi sulla natalità, sulle politiche basilari per incoraggiare le famiglie, favorire i giovani studenti e i lavoratori. In particolare, integrare chi lavora è moltiplicatore di sicurezza nella vita delle città». Non da meno, infine, le sue parole sul progressivo svuotamento dei borghi e dei paesi nelle zone isolate della Penisola. «I piccoli comuni sono un anticorpo dell’abbandono e devono essere posti nelle condizioni di essere motore di vitalità e di ripartenza. Le nuove tecnologie aiutano, ma sono i servizi, come quelli sanitari, quelli legati all’istruzione o al trasporto e così via, che consentono la permanenza degli abitanti».

Per i saluti istituzionali altri ospiti relatori della rassegna hanno avuto modo di salire sul palco. Tra questi, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, il presidente della Regione Michele De Pascale, il sindaco di Napoli e presidente generale Anci Gaetano Manfredi e il presidente del Consiglio Nazionale Anci e sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti.

Lepore si è soffermato sul tempo di dure prove che ha avuto la regione con le due alluvioni del 2023, facendo poi un focus su Bologna, e sul tram, «passo concreto per la città, per farla respirare meglio e per avere una migliore mobilità». E ancora: «La nostra preoccupazione è anche sociale, non solo ambientale. Insieme a 50 città abbiamo fondato una rete per combattere la crisi abitativa. Spero che Bologna possa essere di ispirazione, visto che ogni anno cambia un quarto della sua popolazione, due immigrati su tre sono italiani. I motivi che spingono tanti giovani italiani a emigrare è proprio la ricerca del bene comune, e questo lo ricerchiamo anche noi come sindaci. Bologna è una città della solidarietà e del bene comune».

Dopo di lui, De Pascale ha detto che «il riconoscimento del ruolo delle comunità locali è al centro del nostro dibattito costituzionale. Se qualcosa non va non bisogna prendersela coi sindaci, che affrontano grandi difficoltà. I sindaci hanno un brutto difetto – dichiara ironicamente – sono lì sul posto e tutti sanno dove abitano e cosa fanno. I cittadini non se la prendano con loro sulle complessità in vari ambiti, soprattutto non possono essere attaccati su sicurezza e sanità».

«Una politica che si basa sulle parole e che non fa concretezza è una politica che non serve. Bisogna tradurre le parole in fatti, questa è vera la politica», è infine la dichiarazione di Manfredi.

Fioravanti ha invece parlato dei temi principali che per i prossimi tre giorni occuperanno gli spazi di Bologna Fiere e ha condiviso le sue aspettative per questa edizione: «A livello personale, spero che ci possa una grande confronto e partecipazione attiva per rispettare l'agenda dei comuni presentata a Torino. A livello politico, invece, l’Anci vuole portare avanti un programma stimolante per poter anticipare le problematiche future per tutto ciò che riguarda i comuni italiani».

In seguito, ha anche trattato dei prossimi passi da parte dell’Anci. «In primo piano ci sarà sicuramente l’emergenza abitativa, aggravata da crepe strutturali importanti che richiedono la collaborazione di tutti, su cui abbiamo cercato di anticipare anche la prossima programmazione europea. Poi c’è anche la resilienza idrica, l'indipendenza energetica e lo spopolamento delle aree interne, sempre più rilevante perché è un fenomeno dinamico e in crescita soprattutto nelle zone di montagna. Avrà uno spazio importante anche lo sviluppo del lavoro digitale».

Non si può parlare di cambiamenti senza parlare dei fondi destinati ai comuni italiani, e quindi della legge di bilancio, attualmente in discussione alle Camere. «La legge di bilancio occuperà un palcoscenico importante, la cui stesura sta beneficiando di una costante collaborazione tra Governo e Anci, affinché si possa intervenire sul tema dei fondi da destinare ai comuni. Ad esempio, siamo riusciti a mettere fine al periodo di tagli continui ai Comuni e abbiamo rafforzato il fondo per i minori non accompagnati».

Le casse del Comune di Bologna, infatti, sono al centro del dibattito di ferro tra sindacati e Palazzo d’Accursio sul mancato aumento del salario accessorio. Rispondendo al sindaco Lepore, che lamenta l’esclusione di risorse aggiuntive per realizzare manovre simili, Fioravanti ha risposto: «Il Governo ha lavorato e sta lavorando sull’aumento del contratto nazionale del pubblico impiego, e dovremo migliorare anche gli stipendi dei posti di lavoro pubblici. Poi, è logico che non si possono recuperare in poco tempo le carenze stratificate nel corso degli anni».

A riprova di ciò, il presidente del Consiglio Nazionale dell’Anci ha esposto gli ultimi passi in avanti fatti in tema di salari. «Abbiamo avuto i primi risultati con gli operatori sociali, spesso suscettibili a stress alto e burnout, che vedranno un incremento del 15% del loro stipendio, e si sta lavorando anche all’aumento dei salari delle forze dell’ordine».