Gaza

Benjamin Netanyahu, presidente di Israele

Benjamin Netanyahu, presidente di Israele, Foto Ansa

 

Federconsumatori Emilia-Romagna invita «tutti i cittadini a boicottare i prodotti e i servizi provenienti dallo Stato di Israele, così come a sospendere ogni forma di turismo e viaggio».  Cresce la pressione contro il governo Netanyahu, mentre le violenze a Gaza non si fermano, muore sotto le bombe di Israele una popolazione martoriata, negli ospedali, nei campi profughi, per le strade. La scelta di non comprare prodotti Israeliani, così come ogni forma di resistenza passiva è, secondo Federconsumatori, «uno strumento legittimo di protesta e pressione politica non violenta. È una forma di attivismo civile e democratico che consente di esprimere dissenso verso pratiche ritenute inaccettabili, incidendo direttamente sulle dinamiche economiche di chi le perpetua».

Un’iniziativa che si muove sulla stessa linea delle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal presidente della Regione Michele de Pascale e i primi cittadini di Bologna e Rimini, Matteo Lepore e Jamil Sadegholvaad. Entrambi hanno annunciato l'interruzione di ogni rapporto istituzionale con Israele. In contrasto Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica bolognese, che ritiene che la chiusura unilaterale dei rapporti non aiuti il dialogo: «Le dichiarazioni di Michele de Pascale e Matteo Lepore sono in buona fede ma le istituzioni italiane devono usare parole per spegnere il fuoco dell’odio, non per commentarlo». A riconciliare gli animi, Matteo Zuppi, cardinale e arcivescovo di Bologna, ha incontrato De Paz, con l’auspicio di dar vita a una nuova iniziativa per la pace condivisa.