il voto a lepore

Nella foto, Matteo Di Benedetto (foto dal sito del Comune di Bologna)

 

Una “pagella” di metà mandato di soli 1, con una sonora bocciatura in merito alla gestione della sicurezza, dei cantieri, delle politiche abitative e della manutenzione delle strade. Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega in consiglio comunale, non fa sconti alla giunta Lepore e attacca frontalmente la maggioranza. «Il nostro giudizio è fortemente negativo – premette – c’è ben poco da salvare di quanto fatto dal sindaco e dalla sua squadra in questi tre anni».

Per Di Benedetto, il primo imperdonabile neo risiede proprio sul tema della sicurezza, rispetto al quale l’amministrazione di centrosinistra si è mossa a suo dire male e tardi. «Lepore e i suoi hanno accolto, con tre anni di ritardo, la mia proposta di dotare gli agenti della polizia locale di body cam – punge il leghista – io le avevo suggerite già nel 2021. Ora tentennano anche per quanto riguarda il taser». Secondo il consigliere d’opposizione, l’eventuale conferimento dello strumento ai vigili urbani richiede regole e formazione, con un’inevitabile dilatazione dei tempi, che pone l’amministrazione in un ritardo già eccessivo. «Il mio pronostico è che la maggioranza approverà il taser fra qualche tempo, così come è accaduto per le telecamere – chiosa Di Benedetto – ma la sicurezza degli agenti è troppo importante, perché corrisponde alla sicurezza della comunità. Per questo, il mio voto è 1».

Bocciata anche la moltiplicazione dei cantieri in città, che, per l’esponente leghista, non risiederebbe in una mancanza di coordinamento tecnico ma in una precisa volontà politica. «L’amministrazione comunale vuole rendere difficili i trasporti privati – commenta Di Benedetto – ma le alternative costituite dalla mobilità pubblica non sono sufficienti. Certo, la linea del tram è in costruzione, ma Lepore non ha previsto alternative nel periodo di transizione». A risentirne a suo giudizio sono soprattutto i disabili, gli anziani e coloro che hanno esigenze di mobilità particolari: «Con la bicicletta si arriva dappertutto, ma chi ha difficoltà motorie si trova in situazioni di grande difficoltà perché spostarsi in macchina è proibitivo». Per il rappresentante dell’opposizione, l’amministrazione avrebbe dovuto operare una migliore disposizione dei cantieri, sfasandoli meglio nel contesto urbano: «Il voto è sempre 1, qui l’insufficienza della giunta è pesantissima».

Tema casa, altro “votaccio”. «Lepore e i suoi hanno imposto ulteriori oneri di sostenibilità al piano urbanistico, che rendono insostenibile la costruzione di nuovi edifici», dice Di Benedetto. Ciò a cui richiama il leghista sono i costi relativi alle strutture che riducono l’impatto ambientale. «Non mi riferisco al consumo di suolo – puntualizza – ma alla rigenerazione urbana». La risoluzione assunta dal Comune avrebbe fatto crollare le richieste relative al recupero, le quali, a detta del leghista, nel Bolognese ammontano a poche decine, mentre a Firenze risultano più di trecento e a Milano addirittura tremila. «Anche queste sono realtà governate dal centrosinistra e prevedono il consumo di suolo zero – riflette – perché a Bologna, quindi, la situazione è così negativa? Il Comune ha fallito, tanto con le abitazioni pubbliche quanto con quelle private». In particolare, per quanto concerne l’edilizia pubblica, l’amministrazione Lepore aveva promesso seimila alloggi afferenti alla “quota Ers”, mai realizzate perché, secondo Di Benedetto, la loro edificazione sarebbe ricaduta sui privati. «Gli oneri eccessivi hanno scoraggiato i costruttori privati – commenta – lasciando senza casa sia chi è indigente, sia chi se la può permettere. In più, il boom del turismo aggrava la situazione». Inevitabile, per il consigliere d’opposizione, l’ennesimo 1: «Certo, il Comune non poteva risolvere tutto, ma avrebbe potuto agire con maggiore impatto. La Lega auspica l’azzeramento degli oneri di sostenibilità e la cancellazione dei blocchi sullo spostamento delle cubature. Comunque, Coalizione Civica si rende conto di quanto le politiche sull’abitare siano inadeguate».

“Tirata d’orecchie” a Lepore anche sul tema delle buche. Di Benedetto rimprovera all’amministrazione la mancanza di volontà politica. «Dicono che ci sia carenza di fondi, ma grazie alle multe e agli autovelox non mancano di certo – sostiene – piuttosto vengono devoluti ad associazioni culturalmente vicine alla maggioranza». Poi una stoccata retrò: «Qualche anno fa un dirigente dell’Area metropolitana disse che le buche sono funzionali a moderare la velocità degli automobilisti. Sono anni che denunciamo questa situazione inaccettabile. Voto 1 anche alla manutenzione stradale».