Europa League
Katia Serra, telecronista ed ex calciatrice (foto di Ludovica Addarii)
Giovedì il Bologna è atteso in Galizia per cercare il quinto risultato utile consecutivo in Europa League. La squadra di Italiano arriva al Balaìdos dopo un punto nelle ultime due partite di campionato – frutto dell’1-1 in casa della Lazio di domenica e della sconfitta del tredicesimo turno contro la Cremonese – e nel mezzo di un tour de force che fino a Natale la vedrà scendere in campo ogni tre giorni.
«Penso sia solo una leggera flessione dovuta ai tanti impegni ravvicinati. Non vedo campanelli d’allarme in questo momento», commenta Katia Serra, telecronista ed ex giocatrice. «Secondo me il Bologna resta in linea con il suo standard, quando sento qualcuno che parla di scudetto mi metto a ridere. Il Bologna è da Europa e il suo vero scudetto sarebbe la qualificazione in Champions, sarà complicatissimo ma c’è una piccola percentuale di successo».
I rossoblù arrivano in casa del Celta Vigo in lotta per un piazzamento europeo in Serie A e al diciottesimo posto in Europa League, in piena zona playoff a -2 dall’ottava posizione valida per l’accesso diretto agli ottavi. Nove punti per il Celta – uno in più del Bologna – e, nonostante il decimo posto in Liga, un’inerzia positiva determinata soprattutto dall’entusiasmo per la vittoria di domenica al Santiago Bernabeu. La crisi del Real Madrid – nell’ultimo mese i blancos hanno perso nove punti nel confronto diretto con il Barcellona capolista – è passata anche per le parate di quel Radu che giovedì incontrerà la squadra che ha segnato uno dei capitoli peggiori della carriera. L’ultimo incrocio fra i rossoblù e il portiere romeno del Celta risale al 2-1 del Dall’Ara contro l’Inter che decise la volata scudetto del 2022 in favore del Milan, con il gol-vittoria di Nicola Sansone arrivato proprio su un clamoroso errore dell’allora numero 97 nerazzurro. Dopo tre anni, Ionut Radu si trova a difendere la porta di un Celta guidato (ancora) dall’eterno Iago Aspas, capitano e miglior marcatore della storia del club, guida tecnica di una formazione ancora in lotta in tutte le competizioni stagionali.
«Per me il Bologna andrà avanti e potrà avere un percorso europeo interessante. Adesso è difficile prevedere fino a dove, però sono convinta che la squadra di Italiano si qualificherà e che abbia tutti i margini anche per andare molto lontano», sottolinea Serra- Ad agosto dissi che arrivare in semifinale sarebbe stato un sogno. Non so se questa squadra può farcela ma di sicuro può togliersi delle soddisfazioni, a partire dalla qualificazione alla prossima fase che secondo me arriverà».
Giovedì sera potrebbe esserci il ritorno di Ciro Immobile al centro dell’attacco del Bologna. L’ex scarpa d’oro è tornato convocabile e dopo i dieci minuti nella sfida di Coppa Italia contro il Parma è rimasto in panchina per tutti i 90 dell’Olimpico. Al di là del minutaggio il numero 17 dovrebbe essere della partita in un reparto offensivo che per la prima volta da fine agosto è al completo.
«Ci vorrà ancora un po’ di pazienza per ritrovare un Immobile in grado di giocare una partita intera al suo livello – dichiara Serra –, di sicuro rispetto alle altre punte in rosa attacca di più la profondità, sarà sicuramente un valore aggiunto per una squadra in cui segnano in tanti e che non dipende mai da un giocatore. È uno dei punti di forza del Bologna, tanti possono fare gol e non è una cosa da poco».