Terra rossa

Il numero uno al mondo Sinner. Foto Ansa
La tabella di marcia è tracciata, il motore è acceso. Jannik Sinner è pronto a rimettersi in corsa. La strada che porta a Roma non è solo preparazione atletica: è un percorso carico di attese, sogni e di un Paese intero che non vede l’ora di riabbracciare il suo campione.
Nonostante l’Italia tennistica si sia goduta lo spettacolo di Montecarlo— con un Lorenzo Musetti in finale e un Matteo Berrettini capace di superare Sascha Zverev — l’assenza di Sinner continua a farsi sentire. C’è voglia di rivedere quel braccio esplosivo che spacca le palline e sposta gli equilibri. Che sia in allenamento o in un match ufficiale, poco importa: il pubblico ha fame di Sinner. Nei giorni scorsi, nonostante le nuvole e qualche scroscio di pioggia, in tanti hanno provato a intercettarlo nei dintorni del “Country Club” di Montecarlo o nei luoghi abitualmente frequentati dal tennista altoatesino. Sapevano che, dal 14 aprile, sarebbe potuto tornare in campo. Ma Jannik, rientrato solo da poco da casa sua in Alto Adige, si è tenuto lontano dai riflettori. Ora che la parte più complicata dei tre mesi di sospensione comminatigli dalla Wada stanno per scadere però – la data fissata è il 4 maggio – il numero uno al mondo è pronto a imbracciare di nuovo la racchetta, dopo aver svolto del lavoro in palestra per non forzare il rientro immediato. È per questo motivo che, a pochi giorni dalla fine del Masters 1000 di Montecarlo, il campione azzurro ha varcato nuovamente i cancelli del “Country Club” del Principato, dove sta iniziando a preparare il ritorno in campo previsto per gli Internazionali Bnl d’Italia, in programma dal 29 aprile al 18 maggio sulla terra battuta del Foro Italico di Roma. Il piano è chiaro: due sessioni di tennis al giorno, due ore ciascuna, alternate a sedute in palestra per mantenere il livello raggiunto nei primi mesi dell’anno. L’obiettivo? Accumulare circa 80 ore di tennis prima di tornare in campo ufficialmente, e farlo con la versione migliore di sé. Quella vista in Australia, dominante, imbattibile, capace di conquistare uno Slam e mantenere salda la vetta del ranking mondiale anche dopo tre mesi di squalifica.
Sinner torna non solo da atleta, ma da uomo. Lo stop forzato lo ha rigenerato: nel corpo, ma anche nella testa. Ha riscoperto sé stesso, ha ricalibrato energie e passioni. Ora è pronto a riprendersi tutto. E l’Italia è pronta a seguirlo.