Finanziamento

Matteo Lepore durante la Conferenza stampa in Comune (foto Camilla de Meis)

 

 

«Abbiamo chiesto al Governo che i fondi del Pnrr impiegati per la Garisenda vengano sostituiti con altre risorse». Tempistiche e aspetti burocratici – ha spiegato Matteo Lepore – non hanno permesso al Comune di trattare con sufficiente prudenza e sicurezza "la sorella" della Torre degli Asinelli che al momento è recintata con dei container, ma necessita ancora di corposi interventi sul basamento. Qualora la risposta alla lettera spedita al Ministero della Cultura non trovasse l’auspicata risposta il sindaco ha garantito il suo impegno nel portare a termine il percorso iniziato precedentemente.

La conferenza stampa, che si è tenuta in Comune questa mattina, è stata l’occasione per fare il punto sugli avanzamenti in merito al restauro della Torre che svetta su via Rizzoli. Nel 2025  sono stati fatti degli interventi che hanno permesso l'installazione dei tralicci di sostegno e dei sistemi di tiro utili ad applicare leggere trazioni sulla struttura. L'obiettivo? Ridurre i carichi verticali e procedere con le iniezioni di malta nel basamento. Ha raccontato Lepore che: «Il metodo che il comitato tecnico sta utilizzando ci permette di affrontare con prudenza le prossime fasi che ci fanno sperare di riavere il monumento entro il 2028». Monitoraggio e controllo continuo sono anche il motivo – ha continuato il Primo cittadino – per i quali il Comune ha deciso di non andare avanti con i fondi del Pnrr che pongono dei limiti tecnici e delle scadenze non compatibili con l’approccio utilizzato. «Faremo quello che è in nostro potere per evitare il collasso della Torre e – se dal punto di vista finanziario – il Governo non ci verrà incontro sostenendoci parzialmente, saranno Bologna e la Regione Emilia-Romagna a disporre i cinque milioni di euro che servono. La politica deve fare un passo indietro in questo caso, lasciando posto a tecnici e ingegneri e io mi assumo la completa responsabilità di fare il bene della Torre e della città»,  ha commentato Lepore. Ora si aspetta una risposta da Roma.

«Come è già stato fatto in altre occasioni – abbiamo chiesto al Governo di investire nella riqualifica della Torre con il fondo europeo nazionale perché crediamo che un monumento storico di questo genere vada trattato con prudenza e accortezza». Tema dirimente è quello della sicurezza. Il riferimento è al recente episodio avvenuto proprio nella Capitale, alla Torre dei Conti. Sottolinea quindi Lepore: «Noi dobbiamo rassicurare i residenti e i commercianti che quello che stiamo facendo serve anche per mettere in sicurezza la zona».