Socialità

                                                                              Il Sindaco di Bologna Matteo Lepore con alcuni dei bimbi delle scuole partecipanti

 

Tornano sabato 10 e domenica 11 maggio le Miniolimpiadi, giunte ormai alla loro 22esima edizione, nel complesso sportivo di villa Pallavicini. La manifestazione, senza fini di lucro, prevede una serie di gare sportive: dal calcio al basket, dal beach volley alla corsa campestre.  Marco Fantoni, a capo del comitato organizzativo dell’evento, si è espresso in sala stampa fiducioso e soddisfatto: «Questo è il culmine di un progetto educativo gestito attraverso lo sport, i bambini giocano per classe così che ci sia integrazione tra coloro che emergono in ambito accademico e coloro che prediligono lo sport».

Dopo una pausa di due anni dovuta al Covid, i numeri tornano a crescere; quest’anno le Miniolimpiadi vedono la presenza di 10 scuole per un totale di circa 1300 bambini delle elementari delle medie. Alle 8.30 il via alla giornata accompagnata dal suono del Corpo bandistico di Anzola dell’Emilia. Al termine delle attività ludico sportive i ragazzi riceveranno una medaglia di partecipazione. Non sono previsti podi, gli unici premi che verranno assegnati saranno il fair play, intitolato al generale Giangiacomo Calligaris, cavaliere della Repubblica deceduto durante un volo d’addestramento; e la miglior tifoseria, intitolata a Maurizio Cevenini, figura politica della zona di Bologna.

È intervenuto in conferenza stampa anche il co-organizzatore dell’evento Baroncini Don Simone che si è rivolto ai bimbi presenti con parole di gioia: «Siete figli di una città che di sport se ne intende. Lo sport riesce a parlare a tutti in modo sano». E in merito al cardinale Zuppi, nelle ultime ore tra i favoriti per il papato, si è lasciato andare a una piccola indiscrezione: «Zuppi mi ha riferito che a suo parere si fa sempre troppo poco per lo sport ma se dovesse diventare papa sistemerebbe la pista di atletica di villa Pallavicini».

I fondi raccolti saranno devoluti in beneficenza a progetti di solidarietà per bambini in difficoltà: sul panorama internazionale, all’orfanotrofio di Mhondoro in Zimbabwe; sul panorama locale parte dei fondi saranno invece reindirizzati a un asilo nido di uno dei comuni toccati dall’alluvione.

A portare la fiamma olimpica due testimonial provenienti dal mondo della scherma: Luigi Samele, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020, e Ol'ha Charlan schermidora ucraina che Samele ha aiutato a scappare dalla sua terra all’inizio del conflitto con la Russia. Infine, un atleta paraolimpica di canoa, Federico Mancarella classe '92.

Parafrasando le parole di Mattarella, in un gruppo di sportivi ci si sente esclusi ma le Miniolimpiadi sembrano pronte ad unire e ciò è evidente già dal loro motto “insieme è meglio”.