Animazione

L'Ape Maia, icona dell'animazione e dell'infanzia italiana (foto Ansa)
«Vola, vola, vola l'ape Maia. Gialla e nera, nera e gialla, tanto gaia». Nella giornata mondiale delle api come si può non ricordare l’iconico cartone animato che è stato l'infanzia per generazioni di bambini di tutto il mondo e che lo scorso aprile ha tagliato il traguardo dei 50 anni dalla sua nascita. Correva l’anno 1975 quando il celebre personaggio di animazione prese vita dal romanzo L’ape Maia e le sue avventure, scritto nel 1912, dall’autore tedesco Waldemar Bonsels, diventando presto un cult nella storia della televisione. Per gli italiani, poi, è stato amore a prima vista e nessuno poteva perdersi le puntate trasmesse di settimana in settimana su Raiuno, Canale 5, Junior TV e infine Italia 1.
La serie narra le vicende di Maia, una giovane ape che lascia il proprio alveare per andare alla scoperta del mondo in compagnia del suo amico Willy, un fuco dotato di una sconfinata curiosità. Una storia, quella dei protagonisti, ricca di peripezie e divertimento, ma che in particolare ha saputo lasciare il segno insegnando ai più piccoli i valori dell'amicizia e il rispetto per la natura.