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Il collettivo "Cambiare Rotta" fuori dalle aule del Senato accademico (foto di Sofia Pellicciotti) 

 

Un piccolo carro armato di cartone, a bordo la ministra dell’Università Anna Maria Bernini, con l'elmetto in testa. Sullo sfondo, i cartelli con la scritta «Borse di studio, non bombe». Mentre al 33 di via Zamboni si riuniva il Senato accademico di UniBo, gli studenti del collettivo “Cambiare Rotta” si radunavano fuori dal rettorato al grido di «Noi non ci arruoliamo! Gli elmetti non li mettiamo!». La protesta mentre ancora non era uscita la notizia che il corso di Filosofia per gli allievi dell'Accademia militare di Modnea sarebbe stato fatto da UniMoRe.

 

Al centro della contestazione il corso di laurea in Filosofia negato agli allievi dell’Accademia militare di Modena, per il quale erano già scoppiate polemiche nelle ultime settimane tra l'Università di Bologna e il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Carmine Masiello. Il movimento studentesco “Azione Universitaria”, della galassia di Fratelli d'Italia, ha presentato infatti un’interrogazione al Senato, in cui puntava il dito contro i centri sociali che terrebbero «in ostaggio interi dipartimenti, imponendo la loro ideologia». Gli studenti di “Cambiare Rotta” hanno rilanciato l’accusa e rifiutato «i tentativi di porsi a difesa di questi processi, perché non esiste una pluralità di idee nella guerra. I fascisti di “Azione Universitaria” – è la stoccata del collettivo – ancora una volta si pongono come quinta colonna del governo Meloni e dello Stato, difendendo la militarizzazione dell’Università». Dopo aver spiegato le motivazioni del presidio – il rifiuto della guerra negli spazi di formazione, la copertura della totalità delle borse di studio – gli studenti hanno fatto irruzione nel rettorato, appendendo i cartelli di protesta sotto le porte delle aule in cui si è riunito il Senato. 

 

L'ingresso in rettorato (Foto di Sofia Pellicciotti)

 

Le divergenze tra Governo, Università di Bologna e collettivi studenteschi sono riemerse dopo le dichiarazioni della ministra Anna Maria Bernini, che il 12 dicembre, in occasione dell’inaugurazione dell’Università dell’Onu sull’IA ha ribadito che il corso si farà e «ci sarà un consorzio di Università emiliano-romagnole con competenze sui temi filosofici che si metteranno a disposizione». 

Da oggi, l’albero di Natale fatto di post-it in via Zamboni 33 ha una nuova stella, un appunto con l'auspicio per il nuovo anno, firmato “Cambiare Rotta”: «Borse di studio e non bombe». 

 

Il post-it di "Cambiare Rotta" (Foto di Sofia Pellicciotti)