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L'highlight di un match della Virtus (foto Ansa) 

 

Mentre in città aleggia l’incertezza per possibili scontri e manifestazioni attorno alla sfida tra la Virtus e l’Hapoel Tel Aviv, la squadra di Ivanovic scenderà in campo con gli israeliani per la sfida di Eurolega. Si tratta del terzo match consecutivo tra le mura amiche. Stavolta si tornerà in Fiera per ragioni di ordine pubblico.

Il ricordo del 21 novembre non è dei migliori: una serata segnata da disordini e guerriglia urbana che ha lasciato il segno sulla città. Chi entrò al PalaDozza, dopo filtraggio e controlli rafforzati, non ebbe problemi. L’auspicio ora è evitare tensioni anche all’esterno. L’assessora alla sicurezza Matilde Madrid ha ribadito che la partita non è mai stata in dubbio e che la sede in Fiera dovrebbe agevolare la gestione. Non ci sarà nessuna zona rossa, ma è prevista una manifestazione dei Giovani palestinesi e degli attivisti Pro Pal.

Sul parquet la sfida si annuncia durissima: le Vu Nere affronteranno la capolista solitaria dell’Eurolega, ma potranno contare sul fattore casa per inseguire l’ottavo successo europeo stagionale. Ivanovic ritrova l’organico al completo grazie al rientro di Brandon Taylor, guarito dalla lesione muscolare rimediata a novembre, anche se restano da sciogliere le ultime riserve sulla sua presenza in panchina. La Virtus arriva alla partita da seconda in Serie A, forte della vittoria contro Tortona, mentre in Eurolega prosegue l’altalena di risultati: sette successi e sette sconfitte, nonostante il colpo dell’ultimo turno contro Dubai.

Di fronte ci sarà un Hapoel Tel Aviv costruito a suon di colpi pesanti, da Micic a Bryant. Primo in Eurolega con dieci vittorie e quattro ko ma secondo nel campionato nazionale, il club israeliano resta una delle realtà più controverse della competizione, approdata in Eurolega mentre il mondo sportivo discuteva della possibile esclusione delle squadre israeliane sullo sfondo dei soprusi e del genocidio in Palestina. Con investimenti consistenti ha allestito un roster di altissimo profilo e ora, dopo il via libera dell’Eurolega, può anche tornare a disputare le proprie gare casalinghe a Tel Aviv.

Nonostante il rischio di nuovi disordini e un clima di forte tensione, il pallone arancione dovrà comunque rimbalzare.