Comunali 2027

Alberto Forchielli (Foto di Giulia Goffredi)

 

«Lepore pensa che verrà rieletto perché ha fatto il tram. È offensivo. Sapete quante cose deve fare un sindaco? Roba da pazzi». Ieri sera, ai Magazzini Romagnoli dove si è presentato ufficialmente alla cittadinanza per la sua “discesa in campo” in vista delle Comunali del 2027 davanti a più di 350 persone, Alberto Forchielli ha avuto bisogno di un po’ di tempo per scaldarsi. Ma dopo un’ora a chiacchierare con i bolognesi ormai si è sciolto. E, tra i tanti temi toccati, compresa la fiducia nel futuro supporto del centrodestra, di certo non si trattiene sull’operato di Matteo Lepore, che proprio ospite a InCronac@ ha dichiarato di puntare a vincere le prossime elezioni grazie al tram. 

«Se divento sindaco, la terza linea se la scordano» è l’affondo di Forchielli su uno degli argomenti più divisivi di questi tempi, che raccoglie tanti applausi. Visto e considerato che, come ricorda lui stesso, la linea blu è prevista che passi sotto le Due Torri. «Perché non prevedere i bus elettrici, più piccoli e maneggevoli, invece di bestioni da 34 metri?», si chiede dopo aver studiato i dati sulla fattibilità del nuovo servizio tranviario presenti in rete. «E poi manca un piano socio-economico di impatto sulla città. Il tram cambia la natura della città e così com’è concepito genera ingiustizie feroci. Gli anziani saranno i più penalizzati, i ciclisti moriranno». Molte le critiche sia sui progetti realizzati in città – «Fico? Una stronzata» – che sul modo di gestire le cose da parte dell’amministrazione comunale: «Il sindaco deve smettere di tenere le mani legate a carabinieri e polizia. Il problema del crimine e delle baby gang è reale, la gente lo sente, e si deve intervenire in modo diretto, con campagne incisive, dando copertura alle forze dell’ordine e non litigando con loro». Ancora di più le proposte, a partire dalla creazione di un grande campus universitario fuori dal centro, sul modello di quelli americani: «Si deve tirare fuori gli studenti dalla città per togliere i graffiti dai muri. Un campus sarebbe fantastico, sviluppare una città nella città, dove c’è pure gente che viene da fuori per divertirsi, come negli Stati Uniti». L’obiettivo è «sturare Bologna, perché è molto rattrappita». Sono tanti i punti su cui intervenire, tante le cose da creare o migliorare, tra cui «un grande stadio moderno con parcheggi e sale vip, grattacieli e autostrade». Così come investire nel Tecnopolo, un’opportunità da sfruttare meglio, dato che «non è possibile che non ci sia neanche un albergo a cinque stelle lì vicino».

Ma con chi realizzare tutto questo? Forchielli scommette sull’approvazione dei partiti del centrodestra: «Arriverà». E subito dopo aggiunge: «Se mi comporto bene e faccio il bravo». Intanto l’interesse non manca, ad ascoltarlo ci sono diversi esponenti dell’opposizione cittadina tra Fi (Manes Bernardini, Angelo Scavone e Daniele Aiello), Lega (Matteo Di Benedetto e Cristiano Di Martino) e civici (Fabio Battistini, Samuela Quercioli e Gian Marco De Biase). Si vedono anche Mauro Felicori, Danilo Masotti, Alberto Zanni, Alberto Vannini, Giovanni Salizzoni, Valentino Di Pisa e Mauro Cammarata. Mentre nelle prime file non si scorgono volti noti di Fdi. Alla domanda dei giornalisti sulla kermesse di Atreju, Forchielli risponde con il sorriso: «Sicuramente non andrò. Non mi hanno invitato ancora». Ma lui dove sta di preciso? «Sono estremista di centro, a volte picchio a destra e a volte a sinistra. Sto con chi è disposto a condividere i progetti in cui credo. Non importa di che colore è il gatto, ma che prenda i topi». Non gioca da solo. «Mi aspetto un grande contributo dalla Giunta, dal Consiglio comunale e da tutti i partiti. Non intendo fare robe alla Tex Willer con la pistola nella fondina». E dietro di lui assicura che non c’è nessuno. «L'unico potere forte che ho avuto e coltivato è stato Romano Prodi. E quando gli ho comunicato che volevo candidarmi, mi ha detto: resta in Uruguay, finché rimani lì il Paese è salvo».

 

Alberto Forchielli e il giornalista Massimo Gagliardi (Foto di Giulia Goffredi)

 

Il civico Forchielli: «Il 10 dicembre mi presento ai Magazzini Romagnoli»