Alluvione

Fabrizio Curcio, Michele de Pascale e Manuela Rontini (foto di Andrea Scordino) 

 

È stata presentata in Regione la nuova procedura di semplificazione per i rimborsi destinati ai privati che hanno subito fino a 30mila euro di danni a causa delle alluvioni del 2024.

La nuova ordinanza è stata introdotta dal commissario governativo straordinario per l'emergenza, Fabrizio Curcio, dalla sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini, e dal presidente della Regione, Michele de Pascale. L’ordinanza commissariale 54 entrerà in vigore dal 15 dicembre per le domande di indennizzo che andranno presentate nella piattaforma regionale "Sfinge Alluvione".

L’intento della Regione rimane quello di velocizzare le procedure e allo stesso tempo drenare le richieste che non sono pervenute, lasciando aperta la possibilità di avanzare domanda sulla piattaforma regionale.

«Del miliardo stanziato dal Governo per queste opere, 918 milioni sono destinati all'Emilia-Romagna», ha fatto presente Curcio. La Regione ora sta pianificando l'utilizzo della prima tranche da 500 milioni di euro per l’inizio dei lavori nel 2026. «Nei primi 500 milioni di euro ci deve essere almeno un intervento in ogni bacino», ha riferito de Pascale. «Dobbiamo far sapere a tutti che oggi esiste un percorso molto più semplice, valido sia per gli eventi del 2024 sia per quelli del 2023», ha poi ribadito. Nel caso di edifici per cui non era stata presentata nessuna domanda, è possibile inviare due domande separate, ciascuna riferita all’anno in cui è stato danneggiato l’edificio.

«In questi primi 500 milioni rientrano anche le opere legate al bacino del Ravone a Bologna», ha spiegato Manuela Rontini, che stima una possibile ultimazione tra la fine dell’anno e l’inizio di gennaio. Dopodiché, ricorda Rontini, «c’è l’impegno di Regione e Comune a realizzare le opere per la messa in sicurezza del territorio con la prima tranche dei 918 milioni».

«La nuova procedura costituisce un lavoro svolto a più mani, insieme al presidente de Pascale, per un vero processo di semplificazione, pensato per riattivare anche quei cittadini che non hanno avviato le richieste di aiuto», ha detto ancora Curcio. «Le domande acquisite dalla piattaforma fino al 30 novembre sono state 5.600 e riguardano 13.000 edifici, i potenziali richiedenti nel momento in cui l’ordinanza sarà operativa».

La principale novità introdotta dall’ordinanza commissariale 54 consiste nella suddivisione in tre tipologie diverse della documentazione da presentare per la richiesta degli indennizzi. «Per andare incontro ai cittadini abbiamo pensato di suddividere le procedure in base all’entità del danno causato», ha spiegato Curcio, introducendo le nuove procedure: «In prima fascia i danni minori sotto i 15mila euro, senza necessità di titolo abilitativo; in seconda i danni tra i 15mila e i 30mila euro, se svolti in edilizia libera, o inferiore ai 30mila euro, se effettuati con titolo edilizio; per i quali è richiesto il titolo edilizio; per danni gravi è previsto un importo dei lavori superiore ai 30mila euro, per qualsiasi tipo di interventi che superino tale importo».

Inoltre è presente la possibilità di richiedere più acconti, seguendo però un preciso sistema di spese: «Un primo acconto del 50%, mentre un secondo acconto del 40% -  spiega Curcio – verrà erogato una volta speso l’80% del primo e infine un saldo finale del 10%». La procedura tiene conto anche dei danni minori, quelli sotto i 15mila euro: «Per questi tipi di danni – prosegue il commissario – è previsto un acconto del 70% e un saldo del 30%. A questo danni si aggiunge un rimborso pari al 6% calcolato sul costo dell’intervento, non inferiore a 750 euro.

De Pascale ha richiamato il «dovere delle istituzioni», chiedendo anche l’aiuto della stampa per recuperare la fiducia dei cittadini: «Molti non hanno presentato domanda a causa della complessità delle procedure o dei costi aggiuntivi, rinunciando così all’indennizzo. Dobbiamo far sapere a tutti che oggi esiste un percorso molto più semplice, valido sia per gli eventi del 2024 sia per quelli del 2023».