Classifica Sole 24 ore
Bologna vista dall'alto (foto Ansa)
Bologna è terza in Italia per "Affari e Lavoro". A dirlo sono i dati dell’annuale ricerca del "Sole 24 Ore" che valuta la qualità della vita in tutte le 107 province del Paese prese in considerazione dal quotidiano economico. La provincia bolognese, preceduta soltanto da Milano e Trieste, conquista la medaglia di bronzo nella sottocategoria crescendo di un punto rispetto al 2024.
Ma quali sono i valori che permettono al capoluogo della regione di salire sul podio? Il merito è della combinazione di una serie di indicatori economici che sottostanno alla macro categoria Affari e Lavoro: dal mercato lavorativo alla capacità imprenditoriale, dall’innovazione alla formazione e la solidità aziendale, sono tutti valori questi, per i quali Bologna supera la media nazionale. Determinanti in questo senso sono le voci di seguito.
Il primo dato che emerge è quello relativo ai "laureati e altri titoli terziari" nella fascia 25-34 anni per cui Bologna detiene il record: i giovani con un titolo universitario sono il 46%, contro il 28,7% nazionale. Una differenza enorme, che conferma la città come capitale italiana della conoscenza. «Questa medaglia d’oro – osserva Bulgarelli, segretario generale della Cgil di Bologna – produce la capacità di innovazione che fa di Bologna una città europea. È una città dell’industria e della manifattura, ma soprattutto una città della conoscenza», commenta sottolineando come Bologna sia la prima grande città nella classifica generale della qualità della vita.
Anche sul fronte della "partecipazione alla formazione continua" la provincia si distingue nettamente: il 17% della popolazione segue a percorsi di aggiornamento professionale, contro il 9,9% medio italiano. Un segnale di competitività e adattabilità del capitale umano.
Un’altra voce rilevante è quella dell’ “Home e corporate banking per servizio alle famiglie”: a Bologna si contano 901 clienti bancari ogni mille abitanti, molto più dei 696,3 nazionali. Una familiarità maggiore con servizi finanziari e strumenti digitali che riflette fiducia, educazione economica e una maggiore propensione all’investimento.
Sul versante dell’imprenditoria, Bologna registra 5,9 "nuove iscrizioni d’impresa" ogni 100 attività, contro una media italiana di 5,2. Ma il dato più sorprendente riguarda le "start-up innovative": nel territorio bolognese se ne contano nove ogni mille società di capitale, quasi il doppio del dato nazionale (5,1). Un primato che evidenzia la vitalità dell’ecosistema tecnologico e universitario.
Il mercato del lavoro conferma lo stato di salute: il "tasso di occupazione" è al 76,9%, quasi dieci punti sopra la media nazionale (67,3%). Anche la tenuta dell’imprenditoria è migliore della media: le "imprese in fallimento" sono appena 0,8 ogni 100, contro l’1,3 nazionale.
Infine il "Trend degli arrivi turistici", che continua a essere un moltiplicatore economico importante. Nel 2024 la città ha registrato un +8% di arrivi, più del doppio dell’incremento medio italiano (+3,5%). Un effetto trainato da grandi eventi, congressi, fiere e sport, come conferma Giancarlo Tonelli, direttore generale di Confcommercio Ascom Bologna: «La Fiera e l’aeroporto hanno creato condizioni ideali per raggiungere Bologna come città di business. Gli eventi internazionali, i congressi medici e gli eventi sportivi, come la Coppa Davis, si sono sommati al turismo culturale e familiare, generando un impulso fortissimo per tutto il sistema locale. Bologna ha saputo sviluppare anche nel corso del 2025 un impegno riconosciuto proprio nella crescita della qualità della vita».
Ottimo anche il quarto posto nella classifica generale dove però il capoluogo emiliano-romagnolo rimane ai piedi del podio, dietro per altro a tre piccole città di regioni a statuto speciale, come Trento, Bolzano e Udine. Per determinare la provincia con la miglior qualità della vita infatti, è necessario fare una media dei 90 indicatori raccolti in sei diverse aree tematiche, e se qualcuna di queste fa scalare alla città le classifiche nazionali come il primo posto in "Demografia e società" o il terzo posto in "Affari e Lavoro", altre come "Giustizia e sicurezza" fanno guadagnare a Bologna la centoduesima posizione in Italia, complici l’indice di criminalità (104ª), le rapine in pubblica via (105ª), furti con strappo (100ª) e danneggiamenti (102ª) che superano di gran lunga le medie italiane.