Inclusione
Carolina Raspanti in una scena del film Dafne (foto Ansa)
«Alle nuove generazioni dico di non fermarsi mai alla superficie, ma di andare oltre. Non mollate mai, andate avanti con decisione e testardaggine, senza eccedere, ma cercando sempre di farvi valere». L’attrice Carolina Raspanti, portatrice della sindrome di Down e protagonista del film "Dafne" - che racconta la storia di una ragazza con la stessa sindrome - è intervenuta personalmente con queste parole al liceo scientifico “Nicolò Copernico” di Bologna, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. Presentando il film ha scelto di rivolgere agli studenti un messaggio diretto, per dire di avere fiducia nel futuro e voglia di farcela
Sono tutti occupati i posti dell’auditorium Rita Atria del Copernico, per la proiezione del film diretto da Federico Biondi. Tra gli ospiti d’onore anche Giorgio Archetti, presidente della Fortitudo per il Sociale, e Mattia Galletti in rappresentanza della fondazione Innova.
«L’evento di oggi è stato organizzato insieme alla dirigente Claudia Giaquinto e all’associazione Fortitudo per il sociale. I progetti - spiega la referente per l’educazione civica del liceo Copernico, Elisabetta Crema - spaziano dall’intelligenza artificiale a progetti come questo di oggi sull’inclusione».
La visione della pellicola e la presenza di Carolina Raspanti rappresenta una testimonianza di valore per sensibilizzare ed educare le nuove generazioni sul tema dell’inclusività e contemporaneamente su quello dell’accettazione dell’altro. Carolina, nel film Dafne, è una ragazza di 35 anni con la sindrome di Down che lavora e vive insieme ai suoi genitori. L’improvvisa morte della madre sconvolge però gli equilibri familiari. Dafne si ritrova ad affrontare il lutto per la perdita della madre e deve trovare anche la forza di sostenere il padre Luigi, caduto in depressione dopo la scomparsa della moglie.

Da sinistra: Mattia Galletti, Giorgio Archetti, Carolina Raspanti e la dirigente scolastica Claudia Giaquinto (foto di Andrea Scordino)
«La giornata di oggi è una giornata significativa che ha tanto da insegnare. La testimonianza di Carolina è un esempio concreto di inclusione sia nella vita lavorativa che nelle relazioni sociali», dice Giorgio Archetti.
Soddisfazione anche da parte della Fondazione Innova: «Siamo contenti di essere qui. La fondazione Innova eroga fondi per iniziative culturali e sportive e insieme alla Fortitudo per il sociale sosteniamo la giornata per questa bellissima iniziativa», ha infatti concluso Galletti.