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Angelo Binaghi (foto Ansa)
«Credo che abbiano vinto la loro scommessa. Noi abbiamo fatto la nostra parte come organizzatori, abbiamo scoperto Bologna fino in fondo». Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, ha tirato le somme sulla Coppa Davis partendo da Michele de Pascale, presidente dell’Emilia-Romagna, e Andrea Abodi, ministro dello Sport. «Il merito per essere riusciti ad avere le finali di Coppa Davis in casa è del ministro e del presidente della Regione, che ringrazio. In una fredda serata dello scorso dicembre, hanno afferrato al volo l'occasione che da buon mediatore sono riuscito a cogliere parlando con la Federazione Internazionale Tennis. La Coppa Davis a Bologna è stato un successo su tutti i fronti, a partire dalla certezza che Bologna ospiterà la manifestazione anche il prossimo anno.
Il campo ha parlato per primo, con il team azzurro che ha vinto per la terza volta consecutiva, la quarta della sua storia, la prestigiosa insalatiera d’argento. Berrettini e Cobolli hanno trascinato l’Italia, vincendo i loro singoli con partite entusiasmanti e spettacolari. Il riscontro del pubblico parla chiaro: oltre 60mila presenze giornaliere, divise tra spettatori provenienti dall’Emilia-Romagna, il 42%, dal resto d’Italia, 46% e il restante 12% proveniente dall'estero. «Le tre nazioni straniere con più tifosi presenti hanno tutte giocatori in campo: sono, nell'ordine, Spagna, Repubblica Ceca e Germania. La quarta e la quinta, invece, ovvero l'Inghilterra e gli Stati Uniti, che pure a Bologna non hanno giocato. Un dato che conferma il valore di questo evento internazionale, la manifestazione a squadre più antica e una tra le più desiderate al mondo», ha commentato Binaghi.
La risposta del pubblico è arrivata anche da casa, con una media del 17% di share sui canali Rai. Il dato clamoroso è il picco di spettatori raggiunto dal match tra Flavio Cobolli e Zizou Bergs, la partita di tennis più vista sui canali Rai per quest’anno e che, aggiungendo gli spettatori di Sky, ha sfondato il muro dei sette milioni di telespettatori, risultando la più vista in era Auditel, la società milanese che raccoglie i dati televisivi.
Il percorso del gruppo guidato da Marco Volandri, anche se privo delle sue prime punte Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, ha portato Bologna nel centro del panorama tennistico internazionale. Non sorride solo il campo, ma anche la città. L’impatto economico sul territorio è stato pari a 144 milioni di euro, coinvolgendo principalmente albergatori e servizi. Il beneficio più importante però è anche quello più difficile da calcolare. La Davis a Bologna ha portato, oltre ai tanti turisti che potrebbero tornare in futuro, anche un guadagno d’immagine importante, con le scritte Bologna ed Emilia-Romagna in bella vista su tutti i campi. Ora rimane la necessità di ricominciare ad organizzare per l’edizione del prossimo anno, ripartendo da ciò che di buono è stato fatto quest’anno e dal nuovo palazzetto dello sport che verrà costruito per il basket. Per provare a fare il poker.