La storia

Helena all'interno della sua casa (foto di Alberto Biondi)

 

Helena ha 50 anni, un figlio che vive in Australia e da 19 anni abita in Italia, lei viene dal Bangladesh. Nel 2009 si è trasferita in via Nicolò dall’Arca 54, nel cuore della Bolognina. La donna lavora come addetta alle pulizie per una ditta che ha ottenuto l'appalto dal Comune, si occupa della Salaborsa, nel suo cuore. Sulla sua testa pende uno sfratto per morosità che però non dipende da lei ma da un suo vecchio coinquilino. L’ultimo tentativo di sfratto risale al 28 ottobre, oggi, 20 novembre, è stato il suo quarto.

Helena, oltre a vivere sola e lavorare molto, invia parte del suo stipendio alla sorella che non riesce a lavorare e ha dei bambini piccoli. Nelle ultime settimane ha cercato casa, ancora in Bolognina, ma senza risultati. «Ho sempre pagato e appena troverò una nuova sistemazione me ne andrò, se qualcuno sta affittando mi faccia sapere – dice Helena – mi vergogno e mi sento molto male per la situazione in cui mi trovo, non so più cosa fare. Se qualcuno affitta una casa o conosce proprietari che cercano affittuari, mi faccia sapere». La donna ha aperto la porta di casa sua al cronista scusandosi per non essere scesa in strada subito. «Sono all’ultimo giorno di malattia», ha spiegato.

Durante il presidio di Cobas e Labas alla porta della palazzina, la donna ha portato a tutti te allo zenzero e caffè con cannella, accompagnati da biscotti di ogni tipo. E intanto gli attivisti hanno spiegato così la loro presenza: «Vogliamo difendere Helena dai palazzinari». Ci ha aperto la porta di casa sua spiegando che si scusava per non essere scesa in strada subito ma «sono all’ultimo giorno di malattia».