Weekend
Foto dell'"Importanza di chiamarsi Ernesto", Roberto Mercadini e "La Bohème" tratte dal sito Bologna Cultura (collage di Michelangelo Ballardini)
Manca un mese a Natale. Non per mettere ansia, c’è ancora tanto tempo per tutte le commissioni pre-Vigilia, si può passare un finesettimana rilassante assistendo a uno spettacolo, visitando una mostra o ascoltando buona musica. Ecco, come ogni giovedì, qualche suggerimento.
Proprio per chi ha molto tempo libero ed è uno spiccato cinefilo, alle 10 di venerdì 21 al Cinema Modernissimo, per la rassegna “Era meglio il libro?”, viene proiettato il film "Satantango". Sette ore e un quarto in ungherese sottotitolato italiano tratte dall’omonimo romanzo di László Krasznahorkai, premio Nobel per la letteratura del 2025. Tra i film non documentaristici più lunghi della storia del cinema, la pellicola del 1994 di Béla Tarr verrà messa a paragone con l’opera letteraria originale da Veronica Ceruti.
Verso l’orario di conclusione della proiezione, alle 17.30, nella biblioteca Amilcar Cabral di via San Mamolo 24 si terrà il primo incontro del ciclo “Escritoras latinoamericanas: identidad, resistencia y resilencia”, una serie di appuntamenti in cui si leggono insieme i libri di scrittrici latino-americane contemporanee. Venerdì Valentina Coral Gómez accompagnerà i partecipanti alla scoperta di “El invencible verano de Liliana” (L’invincibile estate di Liliana), opera della messicana Cristina Rivera Garza che narra del femminicidio della sorella Liliana nel luglio del 1990.
Dopo cena invece è il momento del Teatro Duse, che alle 21 di venerdì e sabato e alle 16 di domenica manda sul palco “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, la celeberrima commedia di Oscar Wilde interpretata dal centro di produzione teatrale "Dear Friends". Il consiglio è di vedere lo spettacolo proprio venerdì, lasciandosi liberi il sabato e la domenica per altri due appuntamenti teatrali; il 22 alle 21 al teatro Dehon si esibisce il drammaturgo e poeta cesenate Roberto Mercadini nel suo “Animali umani”, testo originale che racconta ironicamente l’evoluzione dell’homo sapiens per capire cosa ci accomuna e cosa ci distingue dagli altri animali. Domenica 23 terzo teatro, il Comunale Nouveau di Piazza della Costituzione, che propone alle 18 “La Bohème” di Giacomo Puccini per la stagione operistica 2025.
Un quarto teatro, il Mazzacorati, sabato 22 alle 21 offre musica: la “Petite messe solenelle” di un maturo Gioacchino Rossini, eseguita dai maestri del conservatorio G.B. Martini. Per chi desidera sonorità decisamente più moderne lo stesso giorno alle 20:30 all’Unipol Arena Elisa canta le sue canzoni più belle in una serata del suo "Palasport Tour 2025". Infine dal 20 è aperta al Museo civico archeologico la mostra “Graphic Japan”, un percorso dentro l’arte giapponese dal 1600 alla contemporaneità attraverso progressi tecnici e fedeltà stilistica. Tutte le informazioni sugli eventi sono consultabili qui.