criminalità

Il minimarket dove è avvenuta la sparatoria in via Faccini (foto di Nicola Ialacqua)

 

Tre colpi di pistola: alla guancia, alla coscia e alla scapola durante una sparatoria avvenuta ieri sera, intorno alle 19:30. La vittima è Shabbir Khawar, un trentaseienne pachistano incensurato e regolarmente immigrato in città, colpito davanti al minimarket in cui lavora in via Faccini, nel quartiere Bolognina.  L'uomo, che ora è in gravi condizioni in ospedale, stava scaricando della merce quando l’aggressore, ancora da identificare, ha sparato, fuggendo poi verso via del Mastelletta. 

A chiamare i soccorsi è stato un dipendente del negozio, che aveva inizialmente scambiato gli spari per fuochi d’artificio.

La vittima, ancora cosciente all’arrivo dell’ambulanza, è stata trovata con una vistosa ferita al collo e ha riferito di non avere più sensibilità alla parte sinistra del corpo. Khawar è stato trasportato d'urgenza all’Ospedale Maggiore, dove poi è stato sottoposto a un’operazione che ha stabilizzato le sue condizioni. La polizia indaga per rintracciare chi ha sparato e ricostruire il movente dell'aggressione. Nella zona non sarebbero presenti videocamere di sicurezza. Khawar, che lavora al minimarket da più di due anni, viene descritto come una persona tranquilla dai suoi colleghi.

L'episodio ha già scatenato polemiche politiche. Per Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega al consiglio comunale, la Bolognina non è un quartiere sicuro. «Ci accusano di fare allarmismo, poi i fatti ci danno ragione. Servono più controlli, più presenza degli agenti della Polizia locale, illuminazione adeguata e interventi di contrasto al degrado»

 Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore: «È un episodio molto grave, stiamo seguendo le condizioni della vittima in ospedale, che speriamo esca dalla situazione di pericolo».