Vittime vulnerabili

Un braccialetto antistalking (foto Ansa)

 

Uno speciale braccialetto indossato dallo stalker che grazie alla localizzazione gps avverte la vittima e le forze dell’ordine in caso di violazione del divieto di avvicinamento. Questa mattina (12 novembre), un uomo di origini pakistane è stato arrestato all’interno della casa della ex compagna proprio grazie al funzionamento del dispositivo “antistalker”.

Un allarme recapitato alla donna che in quel momento si trovava sul posto di lavoro e che aveva dimenticato in casa l’apparecchio ricevente. La connessione remota di quest’ultimo al dispositivo posizionato intorno alla caviglia dell’uomo aveva comunque informato la donna, grazie a un segnale acustico, che l’ex compagno si stava avvicinando alla sua abitazione. Contemporaneamente è partita la segnalazione al Centro di controllo delle forze dell’ordine che, intervenute con una pattuglia, hanno arrestato l’uomo, adesso sottoposto alla più grave misura cautelare della custodia in carcere. Il primo braccialetto elettronico antistalking è stato installato in Italia nel 2023, sul modello di quello già in uso da qualche anno per i soggetti sottoposti ad arresto o detenzione domiciliare. Un sistema efficace ma poco utilizzato, a causa dei costi di gestione e della necessità del consenso dell’indagato o del condannato. Alcuni mesi fa, per cercare di risolvere le criticità applicative del braccialetto, una tavola rotonda della Prefettura di Milano aveva segnalato tempi di attesa eccessivamente lunghi per l’installazione (fino a 45 giorni), senza contare i problemi di funzionamento, segnalati anche dal direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi, secondo cui «I casi che vengono in evidenza all’opinione pubblica riguardano il singolo braccialetto, ma non riguardano l’attivazione del segnale digitale che deve arrivare alle centrali».

Le criticità maggiori si individuano proprio in questa essenziale fase della trasmissione, indispensabile per una tempestiva attivazione degli interventi di tutela delle vittime e di rapida individuazione del responsabile della violazione del divieto di avvicinamento.