sanità
Una paziente fa un massaggio rilassante al Loto Care Center (foto Paolopontivi)
Un nuovo spazio dove le cure mediche oncologiche incontrano il benessere emotivo e dove le pazienti in cura per tumori senologici e ginecologici possono trascorrere del tempo in un ambiente che va oltre le stanze asettiche degli ambulatori e delle sale di terapia. Al Policlinico Sant’Orsola, oggi pomeriggio (6 novembre) è stato tagliato il nastro di inaugurazione di una sala dove le pazienti, accanto alle terapie farmacologiche, possono prendersi cura di sé attraverso trattamenti estetici, massaggi miorilassanti ed esercizi fisici connessi alle attività di riabilitazione. E poi il benessere emotivo e un fondamentale supporto legale per le pratiche burocratiche e previdenziali connesse alla malattia.
Sandra Balboni, presidente dell’associazione Loto Care a cui è affidata la gestione del centro, non nasconde l’entusiasmo per «essere riusciti a riunire in un unico spazio tutte le attività a sostegno delle pazienti e delle loro famiglie. Si inizia dall’aromaterapia e si arriva fino allo yoga e alla mindfulness. Un’attenzione speciale è riservata alla dimensione estetica della malattia, con un’attività specifica di consulenza e di donazione di parrucche. Poi l’agopuntura, con tutti i benefici che ne derivano. In questi anni abbiamo fatto più di 1300 sedute e ora possiamo concentrare tutte le iniziative in questa sala accogliente e diversa dalle tipiche stanze d’ospedale».
E, infatti, il nastro è appena tagliato e già la prima paziente, con un sorriso entusiasta nonostante le cure e il percorso che sta affrontando, entra nella sala per un massaggio rilassante al viso e alle mani. Un percorso tortuoso e spesso pieno di ostacoli, le cui criticità vengono alleviate da quelle che altro non possono essere definite se non coccole.
Trascorrere un’ora diversa da quelle a cui ormai si è fatta l’abitudine, mettendo da parte la paura e le incognite sul futuro, liberando la mente attraverso il supporto di professionisti che affiancano la persona in questa delicata fase della vita. «L’associazione Loto – ha detto l’assessore alla sanità Massimo Fabi, intervenuto all’inaugurazione – si sta spendendo nell’ambito dell’umanizzazione delle cure e nella diffusione di pratiche assistenziali complementari alle terapie scientificamente provate. Una fra tutte, i trattamenti estetici che riescono a calmierare le conseguenze delle chemioterapie, spesso portatrici di effetti collaterali importanti». L’umanizzazione delle cure intesa come normalità, portando la vita di tutti i giorni all’interno di una struttura sanitaria per salvaguardare quelle abitudini e quei momenti di leggerezza così fondamentali per superare psicologicamente i propri legittimi timori e le proprie preoccupazioni. Ritrovare, nella malattia, il piacere di mettersi davanti allo specchio di un parrucchiere, sul lettino di un centro massaggi, prendendosi cura di quell’aspetto esteriore che molto più di quanto sembra si ripercuote sulle sensazioni e sul modo di guardare alla vita e al futuro. Ritrovare la propria femminilità, il sorriso e la speranza di farcela. Anche grazie alle coccole.