kermesse

Gli organizzatori di Zed (foto di Paolo Tomasi)

 

Gli spazi delle Serre dei Giardini Margherita ospiteranno, dal 2 al 6 luglio, la settima edizione di Zed, il festival internazionale di video danza. Il tema centrale della rassegna è il ballo ma sarebbe improprio parlare di palcoscenico. “Compagnia della Quarta” ha creato una proposta che è prima di tutto sperimentazione, dove gli spazi sono virtuali ed è la tecnologia a mettere in scena le performance degli artisti.

La rassegna diretta da Mario Coccetti vuole creare delle esperienze immersive dove cadono i confini fra pubblico e ballerini grazie all’utilizzo di smartphone, schermi cinematografici e visori a realtà aumentata. Quest’anno gli organizzatori di Zed hanno definito una programmazione che comprende anche grandi nomi della danza mondiale. Fra gli altri eventi, spiccano le prime assolute di due opere pensate per i visori Xr: “Spiritus Mundi” della francese Gwendaline Bachini e “Fake Freedom”, produzione spagnola di Jemima Cano.

Nonostante la forte impronta internazionale della rassegna nella proposta della kermesse ci sono anche molti lavori di artisti italiani. Come sottolinea Fabrizio Molducci, co-organizzatore di Zed, “c’è una presenza che finalmente è anche italiana, segno di un processo che anche in Italia sta facendo avvicinare artisti storici del mondo della danza al video e alle nuove tecnologie”.

In un festival che ha puntato fin dall’inizio a valorizzare la costruzione di mondi virtuali, dove è stata da sempre marcata la distanza fra gli spettatori e i ballerini, viene introdotta la novità di una serie di incontri con gli artisti. Il 2 luglio il pubblico potrà, infatti, dialogare con Gwendaline Bachini, Tommy Pascal, autore del progetto “Season of dance”, Ariella Vidach e Claudio Prati, pionieri del rapporto fra palco e digitale con “Citizens”.

L’inaugurazione vera e propria sarà anticipata il 30 giugno dalla proiezione al cinema Odeon di “The last showgirl”, film di Gia Coppola con un’inedita Pamela Anderson in una performance che è valsa all'attrice americana la candidatura ai Golden Globe.

Il cartellone presenta più di 45 artisti in un mosaico di proposte che cercano di ibridare la corporeità della danza con altri linguaggi. Si passa da proiezioni tradizionali a film immersivi con visori a 360 gradi, da spettacoli dal vivo a presentazioni di libri dove gli spazi delle Serre dei Giardini Margherita sono pensati come parte integrante delle performance.

I 5 giorni di Zed sono densi di appuntamenti ma sono solo il primo atto del festival. Dal 10 al 15 novembre la video danza torna a Bologna con la seconda parte della manifestazione che sarà focalizzata sulla formazione, con workshop e corsi per far conoscere anche a coreografi e danzatori le possibilità espressive dell’interazione fra ballo e nuove tecnologie.