Concerti

Cesare Cremonini (foto Ansa)

«È una scommessa d'amore, tu chiamami e ti vestirò come una stella di...Bologna». Che in un batter d’occhio diventa Broadway. Come quella “Stella” del brano di Cesare Cremonini che oggi e domani sarà al Dall’Ara, per le due tappe sotto le Torri del suo ultimo tour partito da San Siro.

Un concerto che celebra la carriera del cantautore che ha mosso i primi passi nella band “Lunapop” a bordo di quella “50 Special” che ha fatto cantare e ballare intere generazioni, disegnando in musica le curve e i panorami dei colli bolognesi, il senso di libertà e di ribellione, la ricerca dell’amore e «le ali sotto i piedi, con una Vespa che ti toglie i problemi». Un viaggio attraverso i brani che hanno portato Cremonini a scalare anno dopo anno le classifiche dei singoli e dei dischi più venduti. Riarrangiati e suonati da un'affiatata band di ritmica, sentiremo  “Dicono di me”, “Buon viaggio”, “Marmellata #25”, “Un giorno migliore” e poi il duetto con Luca Carboni in “San Luca” che celebra ancora una volta la sua città, il senso di appartenenza e di protezione, perché «quando non c’è qualcuno che mi aiuta, vado a correre fino a San Luca, dove la luce si fa camminare, come tra i portici in un temporale».

Un artista che la musica l’ha masticata fin da bambino quando a sei anni inizia a studiare pianoforte, che accompagnerà le sue giornate per tutta la sua infanzia fino ai quattordici anni. Tra l’ascolto dei dischi dei Queen, la ricerca delle melodie e la scoperta di nuovi strumenti, il giovane Cesare trova il tempo anche per scrivere. Scrive racconti, poesie. Le prime canzoni.

Il 27 maggio 1999 è una data speciale, una di quelle che non si scordano facilmente. Esce in radio proprio il singolo “50 Special”, ispirato dalla lettura di “Jack frusciante è uscito dal gruppo”, del bolognese Enrico Brizzi. Un successo strepitoso e inaspettato, il disco di platino, le 100.000 copie fisiche vendute in soli tre mesi. Quei primi posti nell’hit parade che portano il gruppo a essere uno dei più amati dalle giovani generazioni, dagli studenti che si riconoscono nelle loro storie semplici, in quelli che sembrano grandi problemi di cuore, di dubbi e incertezze, che poi a guardar bene sono solo il senso più profondo della vita, con tutte le sue difficoltà e le sue sorprese, tra delusioni e soddisfazioni che prima o poi, le une come le altre, arrivano. Nel 2002 il gruppo si scioglie e Cremonini inizia una carriera da solista che valorizzerà ancora di più il suo stile e la sua maturità artistica. Una lunga tracklist di successi e di tormentoni che affrontano i temi più diversi, sempre il solito specchio reciproco nella semplicità e nella fragilità della vita, così come dei sentimenti e delle relazioni d'affetto e d'amore. Tra il pubblico che ha affollato San Siro alla prima data c'era anche la sua ex compagna Martina Maggiore. Se ne è andata a metà concerto in lacrime, per l'emozione. Un'emozione che replicherà orgogliosamente i suoi effetti benefici anche al Dall'Ara che, dopo Vasco, ancora non è stanco di ballare, di commuoversi e di riconoscersi in quell'inconfondibile trasporto che solo la musica può dare.

 

Cremonini a San Siro (foto Ansa)