INCIDENTI stradali

La riunione dell'Osservatorio provinciale per il monitoraggio degli incidenti in Prefettura 

 

Sette deceduti, 705 feriti e 915 incidenti in totale. Questi sono i numeri sulla incidentalità stradale a Bologna nei primi tre mesi del 2025 presentati questa mattina in Prefettura. Un segnale di miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando i morti in strada erano stati 11, i feriti 941 e gli incidenti avevano raggiunto quota 1.270, cifra record degli ultimi otto anni.  

«È un primo segnale di un’inversione di tendenza, frutto dell’attività di controllo delle forze di Polizia e dell’Arma dei Carabinieri, e lavoreremo affinché questo trend prosegua», ha detto il prefetto di Bologna, Enrico Ricci, a margine della riunione dell’Osservatorio provinciale per il monitoraggio degli incidenti. Marco Pollastri, presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale dell’Emilia-Romagna, ha evidenziato come la maggior parte di questi incidenti sia avvenuta durante la settimana, mentre nel weekend se ne registra una sensibile diminuzione. «Dobbiamo lavorare di più sugli spostamenti casa-lavoro», ha sottolineato Pollastri.

Tra i temi discussi in mattinata, particolare attenzione l’ha ricevuta la distrazione alla guida, al primo posto tra le cause degli incidenti stradali secondo i dati Istat del 2023. «Negli ultimi sei mesi abbiamo emesso 531 sospensioni di patente brevi, tutte legate all’uso improprio del cellulare durante la guida», ha specificato Ricci. Per Pollastri l’aumento di queste segnalazioni è dovuto alle nuove norme in materia, e invita a seguire l’esempio della Grecia: «Lì si stanno cominciando a utilizzare nuove tecnologie per rilevare l’uso improprio del cellulare, dovremmo cominciare anche noi a esplorare questo campo».

C’è grande preoccupazione anche verso i cantieri, sia quelli che affollano il centro città che quelli nelle autostrade. «Dobbiamo porre grande attenzione su questo aspetto, nell’ultimo trimestre abbiamo avuto un morto a causa di un cantiere», ricorda il prefetto, riferendosi all’incidente del 10 aprile scorso in cui ha perso la vita Francesco D’Alò, sessantenne che stava lavorando sulla tangenziale per chiudere un intervento. Sul tema Ricci promette un aumento dei controlli in prossimità dei lavori, e sottolinea come il problema sia dovuto principalmente al comportamento degli automobilisti che, in barba alle segnaletiche, sfrecciano a tutta velocità. Anche Pollastri si dice preoccupato per i numerosi lavori in città: «I cantieri in generale sono avvertiti a livello internazionale perché sono uno degli elementi di maggiore criticità per la sicurezza stradale, non siamo gli unici a subirne gli effetti ma bisogna attenzionarli».