esposizione

"Pesci", opera dell'incisore giapponese Utagawa Hiroshige (foto concessa dall'ufficio stampa) 

 

“Graphic Japan – Da Hokusai al Manga" è la nuova proposta culturale di MondoMostre, che per la seconda volta, dopo la mostra del 2018 su Hokusai, collabora con il Museo Civico Archeologico di Bologna. Un nuovo capitolo sulla creatività grafica giapponese, per la prima volta in Italia. Dal 20 novembre 2025 al 6 aprile 2026 i visitatori potranno immergersi in un viaggio che racconta visivamente le tappe fondamentali della grafica giapponese, dal periodo Edo (1603-1868) fino ai giorni nostri.

Una mostra che «funge da ponte, da percorrere tra curiosità e sorprese, facendosi stupire dal passaggio tra la cultura giapponese di un tempo e l’incarnazione pop del manga e dell’animazione», dice Daniele Del Pozzo, assessore alla cultura del comune di Bologna. Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni tematiche: una sulla natura, una sulle figure, sul segno e sul giapponismo contemporaneo, un fenomeno complesso che riflette l'influenza della cultura giapponese sulla società occidentale, in particolare nell'arte, nella moda e nella cultura pop.

 

Saranno duecento le opere esposte, tra stampe in silografia, libri, album, manifesti e mascherine per tessuti, oltre a oggetti di alto artigianato. Un incrocio tra le arti, ripercorrendo l’evoluzione del tratto, delle tecniche, dei materiali e dei soggetti attraverso il tempo. Il periodo storico che la mostra ripercorre «parte dalle stampe ukiyoe – spiega la curatrice della mostra Rossella Menegazzo-. I soggetti erano cortigiane, attori di teatro, la natura. Queste immagini rappresentano un bagaglio culturale del mondo giapponese che ancora oggi si apprezza». Il passaggio tra queste stampe al mondo del manga contemporaneo è «l’epoca meji, che pone la grafica a servizio dei fini industriali, per arrivare poi alla produzione del dopoguerra, quando il Giappone assorbì l’influsso statunitense nei colori e nei concetti, con la voglia di vivere che caratterizza il mondo nipponico dopo il disastro delle due bombe atomiche», continua. È il mondo legato ai poster d’arte che comunicano eventi, campagne sociali, ambientali, pubblicitarie. Un mondo che può essere analizzato dal punto di vista più filologico, anche solo «guardarlo così, come schiuma del mondo grafico».

 

Sarà presente anche una piccola sezione legata all’influenza della grafica nella cartellonistica italiana del 1900, a dimostrare il forte influsso culturale reciproco tra Italia e Giappone. Perché la mostra «travalica l’ambito museale e si inserisce nel dialogo che arricchisce entrambe le nostre società», afferma Kobayashi Toshiaki, console generale del Giappone a Milano. «Giappone e Italia condividono il rispetto per la cultura come veicolo di comprensione, spazio di incontro e strumento di collaborazione. Bologna rappresenta la città ideale, per la sua vocazione al dialogo internazionale e la sua capacità di accogliere con entusiasmo espressioni di arti e pensieri differenti», continua.

 

Le opere in prestito provengono da importanti istituzioni italiane e giapponesi pubbliche e private, tra cui il Museo d’arte orientale “Edoardo Chiossone” di Genova, il Museo d’arte orientale di Venezia, biblioteche civiche e nazionali e collezioni giapponesi, tra cui la "Dai nippon foundation for cultural promotion" e la "Adachi foundation". L’esposizione si rivolge a un pubblico ampio: verrà presentato un calendario di attività didattiche e percorsi nelle scuole. Inoltre, la mostra sarà l’occasione per presentare alla città un palinsesto di attività culturali dedicate ad esplorare la cultura giapponese. Il progetto, promosso dal Comune di Bologna, è in collaborazione con l’università di Bologna, la Fondazione Cineteca e il Centro studi d’arte estremo orientale, e si arricchirà nei mesi di nuove presenze.

È da oggi possibile acquistare il biglietto open a una tariffa agevolata, che permetterà di assicurarsi un posto per visitare la mostra, riservandosi la possibilità di decidere la data successivamente.

Per informazioni sui biglietti e gli orari di apertura, www.graphicjapanbologna.it