istituti penitenziari

cavalieri e Valletta

Roberto Cavalieri e Luana Valletta (foto regione Emilia-Romagna)

 

«Solo alla Dozza di Bologna ci sono 120 detenuti, su 780, valutati con rischi suicidario lieve». A dirlo è il garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri, durante la conferenza stampa nella sede dell’Assemblea legislativa in viale Aldo Moro in cui ha fatto il punto sulla salute mentale della popolazione carceraria. «L’obiettivo è quello di valorizzare le tante professionalità che operano in carcere, implementando tutte quelle attività collegate al benessere psicofisico del detenuto», ha detto Cavalieri in apertura della conferenza. A sostegno dell’iniziativa, presente in sala anche Luana Valletta, presidente dell’Ordine degli psicologi dell’Emilia-Romagna. Le carceri, deputati alla rieducazione del condannato, sono sempre più spesso luoghi in cui il detenuto vive in uno stato di malessere che inevitabilmente coinvolge anche gli operatori».

I numeri in effetti preoccupano. A livello regionale nel 2024 si sono registrati 51 tentativi di suicidio. Nove i suicidi effettivi che l’anno scorso si sono verificati nelle carceri dell’Emilia-Romagna. Quest’anno tre. Ma questi sono solo i casi più estremi. Il 28,6% dei detenuti delle carceri dell’Emilia-Romagna è soggetto a disturbi psichici e comportamentali. La popolazione con problemi di salute fisica equivale al 39,4% sul totale.

«Gli psicologi sono figure fondamentali per intercettare il disagio dei detenuti, ma anche per accompagnarli nella costruzione di un futuro possibile». Così Cavalieri ha commentato la nuova collaborazione con l’Ordine degli psicologi, sottolineando l’importanza dell’iniziativa per accendere una riflessione pubblica. La situazione attuale è però allarmante. In tutta la regione, esiste un solo psicologo alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria. «È evidente – ha dichiarato Cavalieri – che il sistema necessita di un colpo di innovazione». Ma a frenare l’intervento è la carenza di risorse: «Senza un contributo concreto da parte del Ministero – ha precisato Cavalieri – è difficile immaginare nuove assunzioni».