Dc-9 Itavia

Foto Giovanardi

L'ex senatore e ministro Carlo Giovanardi (foto Ansa)

 

Pubblichiamo integralmente il contributo ricevuto da Carlo Giovanardi, ex senatore e ministro, dopo l’articolo su Ustica dal titolo “Senza la verità 45 anni dopo”, pubblicato il 3 giugno su InCronac@.

Ripeto quanto ho già avuto modo di spiegare in Parlamento a nome del Governo italiano, senza essere mai stato contraddetto da nessuno in quella sede, come ministro e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. La sentenza penale passata in giudicato che ha assolto con formula piena i generali dell'Aeronautica dall'accusa di tradimento e la perizia tecnica firmata nel processo penale all'unanimità da undici periti di fama mondiale (tra cui due inglesi, due svedesi e due tedeschi) hanno appurato con certezza assoluta che il DC9 è stato abbattuto dallo scoppio di una bomba collocata nella toilette posteriore di bordo.

Le più di trenta ipotesi di una fantomatica battaglia aerea (Americani? Francesi? Libici? Italiani? Israeliani? Ufo? ecc.) sono state liquidate nelle motivazioni del processo penale come “da fantascienza”. Lo stesso Andrea Purgatori (il giornalista del “Corriere della Sera” che ha seguito a lungo il caso Ustica, ndr), a suo tempo querelato dai generali per diffamazione, se la cavò al processo spiegando che le sue erano tesi di fantasia e che nel film “Il Muro di Gomma” c'era scritto chiaramente che «ogni riferimento a fatti o vicende realmente accadute è puramente casuale».

L' ordinanza sentenza del giudice Rosario Priore, ripetutamente citata dalla senatrice Daria Bonfietti come la verità, è stata l'atto iniziale del processo contro i generali con il quale alcuni sono stati assolti subito con sentenza, gli altri rinviati a giudizio con ordinanza nel processo nel quale alla fine sono stati assolti con formula piena. Insomma sarebbe come dire che Enzo Tortora è stato uno spacciatore di droga perché arrestato e rinviato a giudizio per quel reato, omettendo di dire che alla fine del processo è stato assolto con formula piena da quell'infamante accusa.

La sentenza civile, essendosi inspiegabilmente costituita in ritardo l'Avvocatura di Stato, che aveva vinto in primo grado, ha stabilito (con valore soltanto tra le parti) che, essendo rimasta nel processo soltanto l'ipotesi della battaglia aerea, è «più probabile che non» che sia stata quella la causa della caduta del DC9. Nel frattempo sono stati confiscati 130 milioni di euro dei 330 liquidati nel processo civile, secondo l'accusa sperperati da due avvocati per coprire debiti bancari, rolex, spese e soggiorni di lusso ecc. (vedi ANSA.it 8 maggio 2024).

L'Associazione per la verità su Ustica, presieduta dalla signora Giuliana Cavazza, che ha perso la madre nell'esplosione del DC9, è stata formalmente riconosciuta dal Governo Italiano e in questa veste si è opposta all'archiviazione delle indagini chiesta dal Pm Erminio Amelio, sulla quale in settembre si pronuncerà il Gip. Nel frattempo purtroppo la richiesta dell’Associazione di una nuova superperizia sul relitto del DC9, conservato al Museo della Memoria di Ustica, è stata respinta perché, malgrado fosse stato consegnato come prova giudiziaria e pertanto non manipolabile, è stato oggetto di stage di studenti e ricostruito in maniera sbagliata (per esempio con un’ala capovolta) e pertanto non più utilizzabile come prova.

Ultima annotazione: agli atti dell’opposizione c'è una lettera del dottor Amelio al Procuratore di Roma Lo Voi in cui lo avverte che, su sua disposizione, chiude l'istruttoria senza sentire l'On. Carlo Giovanardi. Il dottor Lo Voi, da me contattato personalmente, ha decisamente negato di aver mai dato una simile disposizione.

On. Avv. Carlo Giovanardi