Referendum

Giulia Santoro, Segreteria della Camera del Lavoro di Bologna (foto Giulia Santoro)
Con il voto dell’8 e 9 giugno ormai vicinissimo, le piazze di Bologna si riempiono e la mobilitazione entra nel vivo. Cgil, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico stanno spingendo con forza nella campagna per il Sì ai quattro referendum sul lavoro e a quello sulla cittadinanza, due temi che toccano da vicino la vita quotidiana di tante persone.
Il fronte progressista punta a coinvolgere chi è ancora indeciso o distratto, nella speranza di superare lo scoglio più grande: il quorum. Mancarlo sarebbe un flop duro da digerire. Per alcuni osservatori un evento prevedibile che forse sarebbe stato meglio evitare. E mentre chi promuove invita a votare, discutere, riflettere, da parte del centrodestra invece si nota un silenzio strategico, con molti esponenti che preferiscono non esporsi, nella speranza che la scarsa affluenza blocchi tutto sul nascere.
«Auguro all'Italia che i cittadini scelgano di andare a votare», dice Giulia Santoro, della Segreteria della Camera del Lavoro di Bologna. «Il governo ha scelto di non fare la sua parte per incentivare la partecipazione. È un silenzio che pesa, che rischia di farci perdere un’occasione importante. Ma noi continuiamo a stare tra le persone, spiegando cosa c’è davvero in gioco. Non è una battaglia ideologica, è una questione concreta di diritti, dignità e cittadinanza piena».
Anche sul piano politico, Bologna si distingue per compattezza. «Il Partito Democratico qui sostiene convintamente i cinque Sì», spiega Santoro. «Certo, ci sono anche voci diverse, come quella del presidente della Regione Michele de Pascale, che ha scelto tre Sì e due No. Ma fa parte del dibattito democratico. L’importante è che le persone votino con consapevolezza e non si tirino indietro».
E sulla possibilità reale di superare il quorum? «È difficile fare previsioni», ammette. «Ma noi continuiamo a crederci. Le piazze sono vive, c’è partecipazione, c’è desiderio di contare. Servono ancora energia e determinazione, ma sentiamo che non siamo soli. Ora ci vuole un ultimo scatto».
Per chiudere la campagna, venerdì 6 giugno è previsto un grande evento pubblico in piazza XX Settembre, nel cuore di Bologna. Sul palco si alterneranno comizi, interventi di attivisti, sindacalisti e artisti. Tra gli ospiti, Michele Bulgarelli, Lo Stato Sociale, Davide Shorty e Yana C. Un mix di politica, cultura e musica per trasformare l’energia della piazza in voglia di partecipare.