Nera

Foto Ansa

 

C’è stato un relativo interesse nei media spagnoli per il duplice omicidio del 2 giugno in piazza dell’Unità. La cronaca nera di Bologna ha oltrepassato i Pirenei e il principale giornale nazionale, "El Pais", ha dedicato una notizia breve al caso, titolando: «Arrestato un italiano in fuga per aver assassinato i suoi coinquilini». La notizia è rimbalzata anche sulle testate catalane, come "ABC Cataluña" e il sito web "El Caso", che hanno riportato le (pochissime) informazioni diffuse dalla polizia spagnola. L’operazione di cooperazione internazionale si è svolta infatti nel massimo riserbo e non sono molte le informazioni trapelate sulla dinamica dell’arresto, tantomeno sono emerse eventuali dichiarazioni sul luogo in cui si trova adesso l’uomo. "El Pais" scrive: «Il corpo di Polizia nazionale ha confermato l’arresto di una persona per presunta colpevolezza senza offrire ulteriori dettagli». Maffia molto probabilmente era diretto verso il Venezuela, dove viveva la sua famiglia, ma all’aeroporto El Prat di Barcellona ha trovato ad attenderlo la Policía Nacional. Al momento l’uomo è ancora detenuto in territorio catalano, e la Procura di Bologna ne ha chiesto il rimpatrio.

 

I giornali spagnoli hanno ricostruito il possibile movente degli omicidi, legato alla vendita della casa da parte della coppia, descrivendolo come un delitto particolarmente cruento, senza però aggiungere dettagli sull’arresto. "ABC Cataluña" riporta che «la possibilità di restare senza casa avrebbe potuto portare Maffia a pugnalare i suoi proprietari, anche se non è chiaro se si è trattato di uno scatto d’ira o di un fatto premeditato». "Agenzia Nova" ha condiviso il video in cui si vede Maffia uscire dall’appartamento in cui viveva in piazza dell’Unità con due valige in mano. La maggior parte degli articoli si sofferma sull’intervento immediato della Polizia nazionale che, contattata dalle autorità italiane, si trovava già in aeroporto all’atterraggio dell’aereo sul quale Maffia viaggiava: «È stato arrestato dalla Polizia non appena ha messo piede nell’aeroporto di Barcellona, in quanto principale sospettato del doppio crimine», scrive "El Caso".

 

Ad attirare l’attenzione dei media spagnoli è stato il dettaglio della fuga imperfetta: «La cosa più assurda di questo caso è che, a quanto pare, l’uomo per fuggire ha scelto un aereo nonostante non fosse diretto fuori dai confini dell’Unione Europea», continua "El Caso", e l’aspetto legale della relazione dei due uomini morti, uniti tramite rito civile in Italia. Un concetto vecchio per la Spagna, dove il matrimonio tra persone dello stesso sesso è legale dal 2005. Precisa, infatti, "El Caso": «I due erano una coppia ed erano uniti in rito civile — visto che a differenza della Spagna, dove esiste il matrimonio paritario, in Italia esistono solo le unioni civili — e convivevano con l’uomo arrestato lunedì all’aeroporto di Barcellona».