Referendum

Forza Italia

Valentina Castaldini, Forza Italia (foto Ansa)

 

Nel rush finale verso il referendum dell’8 e 9 giugno, anche Forza Italia sceglie di far sentire la propria voce. Ieri, alle 18, a Bologna, il partito ha organizzato un incontro pubblico al Baraccano per illustrare la propria posizione, che non coincide con un semplice No, ma è un invito all’astensione consapevole. «Astenersi, ma con coscienza» è stato il messaggio lanciato da Chiara Tenerini, Valentina Castaldini e Lanfranco Massari, intervenuti all’evento.

Una linea sfumata, quella di Fi, che si distingue tanto dalla mobilitazione attiva promossa dal centrosinistra quanto dal silenzio strategico di Lega e Fratelli d’Italia. «Sì all’approfondimento, no al voto strumentale», hanno ribadito i rappresentanti azzurri, sottolineando la necessità di valutare con attenzione il contenuto dei cinque quesiti, evitando di trasformare la consultazione in un’arena ideologica. «Non siamo per il sì a prescindere, ma neppure per il no automatico - ha spiegato Tenerini - Invitiamo i cittadini a informarsi, a farsi un’idea chiara. Anche decidere di non votare, se motivato, è una scelta legittima».

Una posizione che riflette la strategia moderata del partito, ovvero prendere parte al dibattito pubblico senza cadere nella polarizzazione. Castaldini ha evidenziato come «alcuni quesiti affrontino problemi reali, ma con formulazioni talvolta eccessivamente semplificate. Servirebbero riforme strutturali, non risposte binarie».

La scelta di organizzare un evento proprio a Bologna, mentre Cgil, Pd e M5s si preparano alla grande manifestazione del 6 giugno in piazza XX Settembre, è anche un messaggio politico chiaro: il centrodestra non intende lasciare campo libero agli avversari. «Non lasceremo che solo una parte del Paese parli per tutti», ha dichiarato Massari.

Resta però l’incognita del quorum, che aleggia su ogni intervento e iniziativa. Raggiungere il cinquanta per cento più uno degli aventi diritto sembra difficile, secondo i sondaggi più recenti. Ma Forza Italia rilancia un punto centrale della sua proposta, ossia il valore della partecipazione democratica, anche attraverso il dissenso.