L'intervista

Sabrina Orlandi (foto concessa dall'intervistata)
Oggi, nel primo pomeriggio, è arrivata la notizia che tutti si aspettavano sotto le due Torri: Vincenzo Italiano è stato riconfermato come allenatore del Bologna Football Club fino al giugno del 2027. Il contratto, prolungato, parla ora di un compenso di 3 milioni di euro l’anno più i bonus. Su queste novità e sul prossimo futuro della squadra, ha parlato a InCronaca Sabrina Orlandi, volto noto tra i commentatori dei rossoblù.
Cosa ne pensa della riconferma di Italiano?
«Ritengo sia un fatto molto importante. In un periodo in cui tante squadre stanno cambiando le panchine, ripartire, da parte del Bologna, con lo stesso allenatore credo che porterà a buoni risultati. Il motivo è semplice: Italiano conosce l’ambiente, il gruppo, perciò sarà un vantaggio».
E anche un sollievo per la squadra, che ha già fatto suoi gli schemi e le tecniche di questo allenatore.
«Sicuramente. Questa stagione, con il passaggio da Thiago Motta a Vincenzo Italiano, il Bologna si è dovuto adattare a un nuovo modo di pensare il metodo di gioco, quindi anche per questo motivo risulta fondamentale il prolungamento del contratto a Italiano».
Pare che Italiano voglia almeno otto nuovi giocatori, di cui però non si conoscono i nomi. Cambierà nettamente la formazione?
«La società tenderà a tenersi i giocatori che può, poi nel calciomercato qualche innesto ci sta, come sempre. È normale che qualche pedina venga sacrificata, ma non credo affatto che la squadra verrà smantellata. Italiano resta una garanzia tecnica. Mi immagino solo una rosa più profonda».
C’è paura per giocatori come Riccardo Orsolini e Dan Ndoye?
«Un po' di paura c’è per Ndoye, però lui non scalpita per andare via. È chiaro che quando ci sono giocatori così attenzionati, il rischio che società più grosse puntino su di loro, come un Manchester City, c’è. Ma il Bologna non ne venderà tanti. Orsolini invece è la bandiera dei rossoblù, non penso che andrà via. Poi molti sono sotto contratto, quindi ci sta che in caso si imponga ad alcuni calciatori di restare».
Adesso la prossima grande sfida è l’Europa League. Come crede che si comporterà il club?
«Il Bologna ha vissuto la Champions un po' da “Cenerentola”. Adesso, con un po' più di conoscenza e con gli innesti giusti, credo che la formazione parteciperà con tutto un altro atteggiamento all’Europa League».