Il film

Sequenza tratta dal film "La Vita da Grandi" (foto Ansa)
La storia ruota attorno a Irene e Omar, interpretati rispettivamente dall’attrice bolognese Matilde De Angelis e da Yuri Tuci. Il film è ispirato al libro autobiografico Mia sorella mi rompe le balle, scritto da Margherita e Damiano Tercon, e racconta con delicatezza e ironia il profondo legame tra due fratelli molto diversi ma inseparabili. Omar è un ragazzo autistico con un grande sogno: partecipare a un talent show per diventare un rapper. Irene, sua sorella, è la sua guida, la sua voce nel mondo, ma anche il suo ostacolo, spesso involontario.
La pellicola segue il loro percorso di crescita reciproca, tra scontri, affetto e tanta complicità, mentre cercano di capire cosa significhi davvero diventare adulti e indipendenti. Sullo sfondo, una Rimini fuori stagione - malinconica, un po’ desolata ma ricca di fascino - fa da cornice a un viaggio alla ricerca della vita da adulti avvolto da una profonda tenerezza.
Il film esplora temi profondi come l’inclusione, l’autonomia e il diritto di essere sé stessi.
Alla regia, l’esordio di Greta Scarano che sorprende per la sua sensibilità nel raccontare una storia complessa, riuscendo a bilanciare emozione e ironia senza mai cadere nel pietismo. Con uno sguardo attento e autentico, Scarano costruisce un racconto intimo e originale, dando spazio alla voce dei protagonisti e valorizzando ogni sfumatura del loro legame. Nonostante la complessità del tema affrontato, il modo in cui viene trattato l’autismo nel film emoziona, regalando anche alcuni sorrisi con l’utilizzo di momenti ironici.
La recensione è tratta da Quindici n. 3 del 15 maggio 2025