PARTITO DEMOCRATICO

Una Festa dell'Unità del Pd (foto Ansa)
È da qualche tempo che le due frange del Pd, quella progressista e quella riformista, cercano l’intesa su chi sarà la prossima guida del partito a Bologna. L’unica certezza, per ora, è il secondo mandato di Luigi Tosiani a segretario regionale. Dopo che Federica Mazzoni, attuale segretaria del Pd bolognese, ha ufficializzato la decisione di farsi da parte, è necessario trovare un percorso unitario anche per la guida della città. Il nuovo segretario sarà indicato dall’area vicina a Schlein, che proporrà ai riformisti un profilo unitario che possa andare bene a tutti. Il toto-segreteria, a pochi giorni dall’inizio del Congresso, è ristretto a qualche nome. Alte sono le quotazioni di Enrico Di Stasi, attuale responsabile della segreteria politica del sindaco: in grande intesa con Matteo Lepore, conosce bene il partito e appartiene alla sua ala sinistra. Per lui, che siede nel Cda di Hera, sarà nel caso necessaria una scelta. Daniele Ara, assessore alla scuola e all’agricoltura e altro possibile candidato, sentito da Incronaca, ha dichiarato di essere “in silenzio stampa”. Una non risposta che è già una risposta. In questo caso, è chiaro che debba rassegnare le sue dimissioni da assessore. In lista c’è anche Marilena Pillati, sindaca di San Lazzaro. È possibile, sulla base dello statuto del Pd, che venga eletto segretario il sindaco di un Comune con meno di 50 mila abitanti.
Secondo quanto riportato dal Corriere e da La Repubblica, un nome papabile era quello di Sara Accorsi, ex candidata sindaca di San Giovanni in Persiceto, oggi consigliera metropolitana, e sempre in area Schlein. A InCronaca, invece, ha detto di non aver dato «assolutamente disponibilità a ricoprire questo ruolo». Accorsi ha espresso invece un forte ringraziamento per il «grande lavoro fatto da Mazzoni, per i risultati raggiunti, portando il partito su altri livelli rispetto alle ultime elezioni, ma anche per la gestione dei circoli». Un ruolo che va riconosciuto, dunque, a prescindere da quelli che saranno i prossimi sviluppi per il partito: la scelta del nuovo segretario dovrà essere gradita anche al nazionale, anche in prospettiva delle amministrative del 2027. E la compattezza del partito è anche un requisito minimo per parlare di un eventuale secondo mandato del sindaco Matteo Lepore.