Penitenziari

Il segretario Blengino davanti alla Dozza (foto di Camilla de Meis)
«Il sovraffollamento nelle carceri non è una questione di spazi, ma è soprattutto un disagio psichico. È folle ospitare i ragazzi in uno spazio così perché, con l’arrivo dell’estate, si rischia un aumento di suicidi». Queste le parole di Filippo Blengino, segretario dei Radicali che, negli ultimi mesi, ha girato per gli istituti penitenziari d’Italia e oggi, insieme agli altri esponenti di partito Bianca Piscolla, Nora Righini e Irene Zambon, ha fatto visita alla casa circondariale, manifestando poi la sua preoccupazione sulle gravi condizioni in cui versano i detenuti.
Non a caso ha raccontato, al termine, di avere assistito alla protesta dei giovani trasferiti in un carcere per adulti con una misura che ritiene inadeguata. «Molti ragazzi si sono rifiutati di rientrare nelle celle a pranzo. Gesti che mettono in seria difficoltà un personale già pesantemente sotto organico».
L’aumento delle pene che il governo ha introdotto, e la decisione di distaccare decine di minori dai rispettivi istituti per reinserirli all’interno delle strutture per adulti, sono i fattori che hanno contribuito alla crisi del modello rieducativo a Bologna. «Secondo le promesse del ministro Carlo Nordio e del sottosegretario Andrea Ostellari, questa struttura dovrebbe restare in funzione tra i tre e i sei mesi ma pensare di ospitare anche solo temporaneamente i ragazzi qui è folle», ha ribadito Blengino.
Le carceri italiane sono al collasso: cinquanta sono le nuove pene stabilite dall’amministrazione Meloni, per un totale di 450 anni di detenzione in più. Con la conseguenza, secondo il radicale, che si puniscono atti non esattamente criminali. «La nostra presenza nelle carceri serve a diffondere una denuncia, oltre a offrire il pretesto per strutturare una risposta concreta a una crisi che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutte le regioni d’Italia», ha continuato il segretario.
L’obiettivo, per i Radicali, è quello di formare un gruppo interparlamentare alla Camera che smuova il Governo e, in particolare, Forza Italia, a far fronte a una situazione grave non solo per gli effetti logistici. Blengino, questa mattina, davanti al distaccamento della Dozza, ha contestato lo spirito di reinserimento avallato dal centro-destra, opponendo un modello che reinventi l’istituto penitenziario. «Bisogna abolire le carceri minorili» ha detto «per sostituirle con le cosiddette strutture alternative». Nel pomeriggio, Blengino ha visitato il carcere minorile del Pratello. «C’è bisogno di atti dimostrativi che diano un segnale», ha concluso il segretario.