Locali

La vignetta affissa nel 2015, foto d'archivio pubblicata da Bolognatoday
Già nel 2015 l’Osteria del Sole, la più antica della città, a due passi da Piazza Maggiore aveva tentato di lasciare fuori i bambini. Anche quella volta c’era di mezzo un cartello e anche quella volta non mancarono le polemiche. La scelta dei termini è cambiata; se dieci anni fa la vignetta di Sergio Sarri affissa in vetrina riportava un lapidario “vietato l’ingresso” con tanto di traduzioni in inglese e tedesco, il cartello comparso negli ultimi giorni recita un più sobrio “sconsigliato ai minori di 18 anni”. Quello che non è cambiato è il simbolo di divieto sopra il disegno di una carrozzina; è una raccomandazione ma il messaggio è chiaro: i bambini non sono ben accetti all’interno del locale.
Per Nicola Spolaore, titolare dell’osteria, è importante sottolineare come i toni scelti nel 2015 fossero ironici e rimarca che il messaggio era condiviso nelle intenzioni anche da Fabio Alberto Roversi Monaco, ex presidente di fondazione Carisbo, proprietaria dei locali dove dal 1465 ha sede l’osteria. Allora l’iniziativa suscitò numerose polemiche e alla fine la vignetta venne ritirata. Resta da capire se anche questa volta all’Osteria del Sole saranno costretti a fare dietrofront.