mambo

Have you seen me before? Di Paola Pivi (foto di Edoardo Cassanelli)
Strappare un sorriso o una grassa risata, ma anche offrire una lente diversa per leggere il presente. Questo vuole far cogliere la mostra del Museo d’Arte Moderna di Bologna (Mambo) Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo, a cura del direttore del museo Lorenzo Balbi e di Caterina Molteni, visitabile fino al 7 settembre.
Si tratta di un percorso espositivo costruito su diverse aree tematiche, che giocano con i colori caldi e freddi della Sala delle Ciminiere.
Una camminata in mezzo a un centinaio di opere di oltre settanta importanti esponenti dell’arte nostrana, che sembrano sussurrare, in forme originali e irriverenti, un particolare linguaggio allo spettatore. Si possono ammirare, tra gli altri, la Merda d’artista di Piero Manzoni, le Palle quadrate di Rosa Panaro, la letterale Mozzarella in carrozza di Gino De Dominicis e persino i Piccioni fantasma di Maurizio Cattelan, che dall’alto della sala scrutano i visitatori senza lasciar loro un “ricordino” della visita.
I temi, declinati in dipinti, sculture, installazioni, foto e altro, vanno dal paradosso al gioco, dal nonsense al dark humor, passando attraverso la critica femminista e istituzionale. Tutto ciò per far risaltare il concetto di ironia nel panorama artistico italiano del Novecento e del Duemila come strumento di parola e immagine. Un invito a riflettere sulle possibilità illimitate della comunicazione e sul senso che diamo al mondo tramite essa.
La recensione è tratta dal n.1 del Quindici uscito il 9 aprile 2025