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conferenza regione affitti brevi

Foto Ansa

 

Un incontro con sindacati, comuni e piattaforme di hosting entro la fine del mese prossimo: è il primo passo della Regione verso una legge che regolamenti gli affitti brevi turistici per far fronte all’emergenza abitativa che affligge tutta l’Emilia-Romagna (qui l'articolo sulla diffusione di appartamenti sotto Airbnb a Bologna). L’obiettivo? Dare ai Comuni, entro la fine dell’anno, alcuni  strumenti normativi per affrontare il fenomeno tenendo conto dei diversi contesti territoriali.

Del resto, i dati parlano chiaro. Secondo la Regione, solo a Bologna nel 2022 si contavano 6700 alloggi dedicati agli affitti brevi, mentre la domanda abitativa raggiungeva quota 16.912. Per Giovanni Paglia, assessore regionale alle politiche abitative, il governo non è riuscito ad intervenire sul tema. «Manca una normativa nazionale, e noi vogliamo fornire questo quadro normativo per aiutare i Comuni, gli unici in grado di capire e indirizzare le esigenze dei territori», ha commentato.

Conferenza stampa affitti brevi

L'assessore regionale alle politiche abitative Giovanni Paglia (sinistra) e l'assessora al turismo Roberta Frisoni (a destra). Foto di Nicola Ialacqua

L’idea della Regione è di avviare, prima della stesura della legge, un tavolo di confronto sul tema con i comuni, le associazioni regionali di categoria, i sindacati, le università e le piattaforme di hosting come Booking ed Airbnb. «Non abbiamo una soluzione preconcetta, il tavolo servirà proprio per capire quale direzione prendere per offrire un quadro giuridico certo, non uno impugnabile al primo provvedimento», sottolinea l’assessora regionale al turismo Roberta Frisoni. Per l’assessore Paglia, dopo questa discussione, l’iter per approvare la legge dovrebbe durare sei mesi, ponendo come scadenza la fine dell’anno, «massimo entro i primi mesi del 2026».

Qui l'articolo sugli Airbnb

4800,2800 ai multihost