Spettacoli

Il Cinema Modernissimo. Foto di Edoardo Cassanelli
Come chiudere una bella giornata se non con un bel film o uno spettacolo dal vivo? Numerosi gli appuntamenti cinematografici e teatrali per le vacanze pasquali.
A Pasqua si vola in Giappone con l’anteprima del thriller “Wife of a Spy” di Kiyoshi Kurosawa al Pop Up Cinema Arlecchino. In alternativa, all’Odeon si ride con “La gazza ladra”, commedia francese di Robert Guédiguian. Tra le novità, anche il tanto atteso “Queer” di Luca Guadagnino e “I peccatori” di Ryan Coogler, entrambi in programmazione da domani 17 aprile. Appuntamento speciale al Modernissimo per Pasquetta con “Bologna, 21 aprile 1945: La gioia dopo la tempesta”, montaggio inedito di filmati e fotografie dell’epoca che raccontano l’incontenibile gioia del giorno della Liberazione, esattamente ottant’anni fa.
E per chi ha voglia di una pellicola italiana che non deluda, è disponibile ancora in sala al Cinema Rialto “Follemente” di Paolo Genovese, “Le assaggiatrici” di Silvio Soldini e “La vita da grandi” di Greta Scarano.
Oltre alla magia del cinema, il Teatro Duse (via Cartoleria 42) offre al pubblico bolognese una scelta di spettacoli che rientrano in generi differenti, dal teatro storico (con punte di umorismo) al teatro civile, passando per il balletto.
Martedì 22 aprile, alle ore 21, andrà in scena, con il Balletto di Siena, il “Don Quixote”, ispirato al romanzo capolavoro di Cervantes.
Mercoledì 23 aprile, lo scrittore di polizieschi ed ex magistrato Gianrico Carofiglio salirà sul palco, come regista e interprete, dello spettacolo “Il potere della gentilezza in jazz”, un’orazione civica sull’importanza della gentilezza e sui problemi dei nostri giorni, con anche riflessioni sulle sfide future. Il tutto accompagnato dalle musiche in stile jazz di Piero Delle Monache.
Giovedì 24 aprile, infine, Tina Milano e Giorgio Comaschi racconteranno, con la loro opera “Calde le pere”, agli spettatori la Bologna sessualmente spregiudicata delle cosiddette “case chiuse”, in un’ottica temporale che va dal ventennio fascista fino al dopoguerra. Il tutto condito con una coinvolgente verve comica, potente strumento per scardinare i tabù della nostra società.