Cinema

Matilda De Angelis e Yuri Tuci alla presentazione del film La vita da grandi al cinema Bellinzona
Foto di Giulia Goffredi
«Grazie a questo film ho capito che diventare grandi non è un processo solo individuale, ma anche collettivo, familiare. Nelle famiglie si diventa grandi insieme. È questa la cosa che mi ha commosso di più e con la quale, da sorella, sono riuscita a empatizzare profondamente». L’attrice Matilda De Angelis presenta così nella sua Bologna il film La vita da grandi, già nelle sale. Due le tappe di venerdì 4 aprile, il cinema Odeon e il cinema Bellinzona.
Esordio alla regia di Greta Scarano, la pellicola è ispirata al libro autobiografico Mia sorella mi rompe le balle. Una storia di autismo normale dei fratelli riminesi Damiano e Margherita Tercon, coinvolti nella sceneggiatura e – aguzzate la vista! – comparse nel film, e racconta la storia di Irene e Omar Nanni. Lui, fratello maggiore autistico, da sempre al centro delle attenzioni dei genitori, lei sorellina cresciuta un po’ “invisibile”, ora costretta a tornare per qualche giorno a Rimini per prendersi cura di lui, mentre il padre accompagna la madre a fare dei controlli medici. Non volendo, però, che lui debba dipendere da lei a vita quando i loro genitori non ci saranno più, decide di sottoporlo a un “corso intensivo per diventare adulti”, ma scoprirà ben presto di avere molto in comune con suo fratello e che anche lei ha qualcosa da imparare sulla vita da grandi.
«È una boccata d’aria fresca – s’illumina Matilda – A un certo punto del film succede una cosa magica: l'autismo passa quasi in secondo piano e diventa solo una storia di fratelli, di sogni, di amore e di crescita. Trovo geniale questo modo di raccontare un argomento delicato, senza fare leva sul pietismo, su un certo tipo di retorica». Continua: «Questo film mi fa tantissimo ridere. Greta, Yuri ed io condividiamo un senso dell’ironia molto simile. E quindi l'approccio al personaggio è stato molto semplice e organico».
L’altro grande protagonista è infatti Yuri Tuci, trovato, a detta dell’attrice, «come un ago in un pagliaio, perché serviva un attore di 40 anni nello spettro autistico». Come spiega lui stesso, tutto è nato per una coincidenza: «Greta Scarano ha cercato su YouTube spettacoli di ragazzi autistici e casualmente le è capitato il trailer del mio spettacolo autobiografico, scritto assieme a Lorenzo Clemente, un amico di vecchia data che ha scoperto il mio talento. Avete presente quando, negli Aristogatti, Duchessa e Romeo sono sui tetti di Parigi e lei gli dice: “Quando abbiamo avuto bisogno di te, sei arrivato subito” e lui giustamente risponde: “So’ io che ho avuto sta fortuna, pupa”? È andata così».
«Ci siamo voluti bene fin da subito», si commuove Matilda «sono molto emozionata perché ha avuto veramente un coraggio raro, è difficilissimo fare un film al cinema da esordiente. Dieci anni fa, con Veloce come il vento, è stato il mio turno e so quanto è spaventoso. Yuri mi ha insegnato a essere molto più coraggiosa di quella che ero prima di conoscerlo, perché ha un’energia pazzesca. Non è facile mettersi sempre in gioco e non smettere mai di credere nei propri sogni».
Fotogramma da pc del trailer di La vita da grandi su Youtube
Progetti per il futuro? Yuri vuole modernizzare il suo spettacolo teatrale per le piattaforme internet, forse lavorare anche a qualcosa di nuovo e completare il suo libro autobiografico. Matilda, invece, confida che tra una decina d’anni potrebbe passare dall’altra parte della cinepresa, anche se non si sbilancia: «C’è bisogno di una maturità che in questo momento non ho e soprattutto della capacità di gestire molte persone, che non sono sicura faccia tantissimo parte del mio Dna. Allo stesso tempo, credo di avere un approccio molto poco passivo al mio lavoro, mi piace lavorare in gruppo e mi è capitato tante volte di dare consigli ai miei registi sulla messa in scena, che vengono spesso accolti positivamente. Ma adesso è ancora molto presto».