Dibattito USA
«Il dibattito su Abc tra Trump e Harris ha fatto capire a tutti che, diversamente da come alcuni credevano, Kamala ha una visione politica chiara per gli Stati Uniti. La sua performance è stata nettamente più precisa e affilata di quella del tycoon». Così Giampaolo Pioli, dal 1986 corrispondente dall’America per il Qn e dal 2023 direttore del giornale "La voce di New York", commenta il confronto televisivo che ha visto l’attuale vicepresidente democratica prevalere sul candidato repubblicano. A prescindere dall’endorsement su Instagram della cantante Taylor Swift e blogger da 200 milioni di followers ("Voterò per Harris perché combatte per i diritti e per le cause che credo abbiano bisogno di una guerriera che li sostenga", ha annunciato dopo il confronto), «Kamala Harris ha aumentato le possibilità di vincere perché ha fatto conoscere la sua credibilità».
Il dibattito Trump-Harris ha portato a un esito opposto rispetto a quello del 27 giugno sulla Cnn. Come le è sembrata la performance di Kamala Harris?
«Sicuramente più precisa e sharp, affilata, rispetto a quella di Trump. Trump credeva di trovarsi di fronte a una copia più giovane di Biden, ma si sbagliava. Harris non lo ha schiacciato. Gli ha semplicemente rivolto contro i suoi stessi cavalli di battaglia, dall’immigrazione all’economia, dall’aborto alla guerra in Ucraina. Se il 27 giugno Biden ha manifestato tutti i suoi problemi legati all’età avanzata, stavolta Trump ha mostrato i suoi punti deboli affidandosi a bugie e frasi come “gli immigrati haitiani mangiano i gatti”».
Quelle di Trump sembrano frasi da cartone animato, non da campagna elettorale.
«In realtà Trump stesso è un cartone animato, anzi un pallone animato. Gli elettori che lo hanno votato nel 2016 se ne sono accorti alle ultime presidenziali. Nel 2020 Trump ha perso nettamente negli Stati chiave dove aveva vinto la volta precedente e ottenendo circa otto milioni di voti in meno rispetto a Biden».
Ma frasi come quella sui gatti quanto spostano i voti?
«Non parlerei di spostamento di voti. Se spostano i voti, visto come è andata stavolta, possono spostarli a favore di Harris. Sono frasi a effetto, esattamente come la battuta “sono gli americani che ti hanno licenziato” che la Harris ha rivolto a Trump quando lui ha detto che “le elezioni del 2020 gli sono state rubate”. In ogni caso, ciò che pesa veramente sul voto è la credibilità che si ottiene da un confronto tv come quello di ieri l’altro. E Harris, che già ce l’aveva, è riuscita a farla conoscere a 67 milioni di telespettatori».
E parlando di presa sull’elettorato, quanto conta l’endorsement di Taylor Swift?
«Taylor Swift è notoriamente di estrazione democratica. Nel 2020 ha sostenuto Biden e stavolta ha fatto l’endorsement per Harris. Se poi pensiamo alla foto che ha pubblicato con il suo gatto Benjamin Button, non so sinceramente quanti voti possa spostare. Certamente è significativo che il suo messaggio sia stato visualizzato in un’ora e mezza da 330.000 persone. Se ci sono tra di loro degli indecisi, è probabile che quella foto li abbia convinti».
E quanto può fare presa la frase di Elon Musk a Taylor Swift?
«La frase “ti faccio fare io un figlio” è l’ennesima dimostrazione che Elon Musk è fuori di testa esattamente come Trump. Per questo i due si sono trovati».
E i giovani come si sono schierati?
«Difficile dirlo. I sondaggi dicono che tra i giovani le ragazze stanno prevalentemente con Harris, mentre Trump può contare di più sui maschi. Però è anche vero che, a parte i ragazzi che sono dichiaratamente conservatori, i giovani americani sono molto interessati a temi come l’ambiente, mentre in Trump si riconoscono soprattutto i Maga ("Make America great again", ovvero Rendiamo l'America nuovamente grande), elettori ignoranti, razzisti, conservatori estremi che temono la scomparsa della supremazia bianca in America. Questi elettori trumpiani però non vanno oltre il 30%. Diciamo che il 70% dei giovani under 30 è per Harris».
Si può dire che adesso le possibilità di vittoria di Kamala Harris aumenteranno?
«La partita rimane aperta, così come resta il rischio di un Paese diviso. Sicuramente Kamala Harris ha saputo cogliere quest’occasione con intelligenza e determinazione. Non so se ci sarà un altro dibattito per la rivincita. Vedremo come andrà».
Nell'immagine, Giampaolo Pioli. Foto concessa dall'intervistato