CITTà 30

«Innanzitutto le statistiche parlano chiaro: abbiamo l'esempio di Londra che, con l'abbassamento della velocità, ha avuto nel tempo -36% degli incidenti gravi e -63% di incidenti con utenti vulnerabili» come bimbi, anziani, ciclisti. Guarda ai dati Vincenzo Paldino, presidente Unione difesa consumatori (Udicon), per commentare Bologna 30, la riforma della mobilità lenta diffusa voluta dall’amministrazione Lepore. E prosegue: «Se questo modello serve a risparmiare anche dieci vite all'anno, ne vale la pena e quindi noi ci stiamo. Ma deve essere un modello che va accompagnato da altre scelte che devono essere fatte, altrimenti non potrà mai essere accettato dai cittadini che poi fanno bene a lamentarsi».

Quindi appoggio per una iniziativa che dovrebbe aumentare la sicurezza riducendo gli incidenti; tuttavia Paldino riconosce anche la legittimità delle lamentele di tanti cittadini, le cui abitudini di viaggio sono state profondamente rivoluzionate in poco tempo. «La città 30 va accompagnata da altre politiche per la mobilità, come un trasporto pubblico più efficiente. Altrimenti non è corretto multare gli automobilisti fin dai primi giorni».

Per Paldino Lepore ha una sola strada: «Bisogna spiegare bene qual è l'ambizioso traguardo che si prefigge questo modello, altrimenti non potrà mai essere accettato dai cittadini», ha concluso.

 

Nell'immagine: Vincenzo Paldino, presidente Udicon.

Foto: Agenzia Dire.