Cantiere Tram

Poco dopo le 10 di mattina Anna Simoni e Sergio Di Benedetto montano il banchetto all’angolo tra via Riva di Reno e via San Felice e iniziano a raccogliere firme contro il taglio dei parcheggi legato ai cantieri per la linea rossa del tram e la scopertura del canale. Il progetto del Comune prevede, a opera ultimata, 268 posti auto in meno lungo tutta la linea (che comprende anche via Riva di Reno) e la disposizione di 388 stalli al parcheggio di interscambio al capolinea Emilio Lepido di Borgo Panigale. La questione, quindi, è centrale per residenti e commercianti della zona, in particolare durante lo svolgimento dei lavori, che dureranno 16 mesi. Arriva al banchetto anche il capogruppo del Carroccio in Consiglio comunale, Matteo Di Benedetto: «Centinaia di stalli auto e 75 stalli moto vengono tolti e non ci sono al momento soluzioni alternative», afferma. «Tanti cittadini sono in crisi. Chi usa l'auto per necessità non può farne a meno da un giorno all'altro. Quando si prendono misure come questa, bisogna prima mettere in conto di offrire soluzioni alternative alla cittadinanza e non dire semplicemente “stringete i denti”. Le soluzioni, come il parcheggio Apcoa, non danno risposta intanto alle auto elettriche, perché non ha gli stalli dedicati, e diventano un costo per i cittadini, che prima potevano parcheggiare gratuitamente», conclude di Benedetto.

 

05/04/2024

 Una persona firma per lo stop al taglio dei parcheggi in via Riva di Reno. Foto di Marco Ciccimarra

 

Il punto informazioni del Comune

Il gabbiotto rosso in cui è ospitato il centro informativo del Comune è all’angolo tra piazza Azzarita e via Riva di Reno. Il personale comunica che in media sono 30-35 al giorno le persone che chiedono informazioni riguardo ai lavori. Si tratta principalmente di residenti perché i commercianti hanno canali diretti per comunicare con l’Amministrazione. Le principali preoccupazioni riguardano numero e disponibilità dei parcheggi ma anche la qualità dell’acqua del canale con problematiche igieniche come la proliferazione di topi e zanzare. Da qui risalendo la strada verso piazzetta della Pioggia alcune aree sono recintate, in particolare a ridosso dell’incrocio con via delle Lame, dove operai e macchinari sono già all’opera. All’interno si vedono le strisce blu che delimitano la sosta

 

Infopoint cantieri tram via Riva di Reno

 Il punto informazioni sui lavori per la linea rossa del tram in via Riva di Reno. Foto di Marco Ciccimarra

 

 

Operai al lavoro in via Riva di Reno

 Operai al lavoro in via Riva di Reno. Foto di Marco Ciccimarra

 

I commercianti

I commercianti temono anche una flessione negli introiti. Come spiega Francesca Toselli, residente e titolare del BarGò: «Sono tanti anni che lo testo quotidianamente. Il passaggio incide sugli incassi giornalieri». Ma sulla carta «il progetto mi piace e sono d’accordo anche su un tipo di mobilità diverso in città». Toselli spera «vivamente nella rivalutazione della città di cui loro [il Comune, ndr] parlano. Quello che mi preoccupa è il degrado. In piazza Azzarita, se fate un giro alle quattro di pomeriggio, c’è spaccio. In via Calori spacciano da anni. Se non viene controllata, l'area del canale può diventare non degradata, di più». Negativo il parere sulla convenzione con il parcheggio Apcoa per i residenti: «Se togli 200 parcheggi e ne dai 70 a striscia bianca, non mi puoi far pagare dieci euro di abbonamento in meno. È una cosa fatta male. Io già parcheggio gratuitamente, perché devo parcheggiarla là?». Tuttavia, la titolare conclude: «Non ne voglio fare una questione politica. Se possiamo fare del bene alla città, ci mancherebbe. Poi spero di riuscire a parcheggiare».

Gianluca Fabbiani della cartoleria Pencil pone l’accento sul carico e scarico delle merci: «So che l'amministrazione comunale, quando ha predisposto i lavori, non ha pensato a dove far scaricare i camion dei nostri fornitori». Per il possibile calo degli affari c’è preoccupazione: «Abbiamo fatto ieri sera una riunione con altri commercianti. Guardando a quello che è successo a Firenze e in altri Paesi, i dati riportano un calo del 30% di fatturato e che il 40% delle attività lungo i cantieri vengono chiuse. Quindi noi siamo abbastanza terrorizzati. Questo e altri problemi li porterà il gruppo di cui facciamo parte, Una Bologna che cambia, il 18 alla manifestazione in piazza Maggiore».

 

In apertura il presidio di questa mattina. Da sinistra: Anna Simoni, Sergio Di Benedetto e Matteo Di Benedetto. Foto di Marco Ciccimarra