Virtus

A due giorni dalla sconfitta contro Schio, la squadra femminile della Virtus Bologna si prepara al match di martedì 19 marzo contro l’Oxygen Roma. Abbiamo intervistato Lauren Cox, ala delle Vu nere dallo scorso luglio, per fare il punto sulla stagione e sulle possibilità di vittoria del campionato.

 

Due giorni fa avete perso contro Schio, una possibile rivale per il titolo. La Virtus è competitiva per arrivare fino alle fasi finali dei play-off e vincere in finale?

«Abbiamo sicuramente le possibilità per farcela. Abbiamo una buonissima squadra con molto talento. Alcune sere le cose non vanno per il verso giusto ed è il caso dell’altra sera. Anche Schio è una squadra forte. Sarà sempre una partita difficile contro di loro ma siamo entusiasti di poterle re-incontrare nei play-off».

 

Quest’anno Venezia è prima in campionato. Quali aspetti del loro gioco la rendono la squadra da battere?

«Sono una squadra molto fisica tra guardie e centri. Riescono a segnare canestri da fuori anche in post. Sono sicuramente un’ottima squadra e siamo cariche anche per questa rivincita».

 

Il prossimo martedì affronterete Oxygen Roma in campionato. Come vi state preparando per la partita?

«Nei prossimi giorni lavoreremo sugli elementi da migliorare. Per noi è importante riuscire a giocare in maniera efficace sui cambi delle marcature nel pick and roll, migliorare nel cercare i mismatch e approfittarne. Nei giorni più vicini alla partita studieremo le avversarie per capire cosa fare sia in attacco che in difesa».

 

Quest’anno non siete riuscite a qualificarvi ai play-off di Eurolega per pochi punti. Cosa bisogna fare per ridurre il divario con le squadre che si sono qualificate?

«Non penso ci sia un divario. Non avremmo dovuto perdere alcune partite, non giocando bene quanto avremmo potuto. Quindi, penso che avessimo tutte le possibilità per qualificarci».

 

Gli infortuni sono stati un fattore o è stata semplicemente una questione di rendimento?

«Entrambe le cose hanno inciso. Abbiamo giocato alcune partite senza il roster al completo. Questo sicuramente è stato un fattore in alcune delle sconfitte».

 

Com’è il rapporto con coach Vincent?

«Qualche volta ci scontriamo ma c’è rispetto reciproco. C’è un po’ una barriera per via della lingua e qualche volta devo fargli qualche domanda in più. Entrambi vogliamo vincere le partite e questo è tutto ciò che conta».

 

Ci sono giocatrici di Wnba che fuori dalla stagione vengono a giocare nei campionati europei. Cosa si può fare per ridurre il gender pay gap nel basket? E come si può incrementare la popolarità del basket femminile?

«Penso si stiano muovendo passi nella giusta direzione. Penso che la Wnba stia facendo davvero un buon lavoro nel cercare di ridurre la differenza salariale, promovendo di più le giocatrici, come anche nei college. Se si guardano i numeri, alcune partite femminili sono state più viste di certe partite maschili. Dobbiamo continuare così».

 

A sette anni ha scoperto di avere il diabete (tipo 1). Come lo affronta durante le partite e gli allenamenti?

«Ho un microinfusore di insulina e un monitoraggio continuo sul livello di glicemia nel sangue. Se è troppo alto il microinfusore somministra insulina automaticamente, se è troppo basso la sospende. In questo modo non posso dimenticarmene ma posso lasciare che il microinfusore faccia il suo lavoro mentre gioco».

 

Questa è la sua prima stagione a Bologna. Cosa pensa della città? E quali aspetti apprezza?

«La città mi piace molto e mi sto trovando bene. L’ho esplorata un po’ e il centro è particolarmente bello, sembra sempre molto affollato. Ma l’elemento che preferisco è il cibo».

 

Lauren Cox. Foto: Virtus Segafredo Bologna