Serie A
Come esploratori di un continente ignoto. Non sanno bene fino a dove si estende, non sanno cosa si troveranno di fronte ma hanno delle certezze. Una di queste è la sensazione che si prova davanti a quel panorama: indescrivibile. A una manciata di ore alla fine del campionato, la scalata verso l’El Dorado europeo sta per terminare. Il campo base è alle spalle e Thiago Motta e i suoi discepoli hanno lasciato lì tutte le loro paure.
Ormai non sorprendono più. La vittoria all’Olimpico con la Roma, diretta concorrente per il treno Champions, è l’ultimo capitolo di un libro che tra meno di un mese sarà in vendita in tutte le librerie. Manca solo il titolo. Sarà Champions League, Europa League o Conference League?
I numeri parlano chiaro. La Conference è davvero a un passo: se i rossoblù dovessero vincere la prossima gara in casa contro l’Udinese, allungherebbero ulteriormente la distanza sul Napoli ottavo, che diventerebbe incolmabile anche in caso di vittoria dei partenopei sulla Roma (i punti tra le due squadre diventerebbero tredici in quattro partite a disposizione).
Discorso un po' più complicato per quanto riguarda l’Europa League. A Zirkzee e company dovrebbero servire al massimo cinque punti (potrebbero bastarne anche quattro) per accedere alla seconda competizione continentale. Tutto dipenderà dai risultati delle dirette concorrenti perché eventuali vittorie di Atalanta e Lazio, rispettivamente in Europa League e Coppa Italia, aprirebbero a scenari ancor più favorevoli alla squadra di Thiago Motta.
Per la coppa dalle grandi orecchie, Juventus, Bologna, Atalanta e Roma si giocano i due posti dietro Inter e Milan. Attualmente i rossoblù sono certi di giocarsi la Champions ottenendo otto punti sui quindici disponibili. Ora che la Serie A ha conquistato il quinto slot in Champions (nuovo format a 36 squadre), la domanda è capire chi ne approfitterà. Sarà una lotta apertissima fino all’ultimo.
L’unica squadra già in Champions è proprio l’Inter, fresca campione d’Italia. Da questa lotta si potrebbe escludere il Milan, saldamente al secondo posto nonostante l’amarezza per l’eliminazione in Europa League e con Pioli ormai al passo d’addio. Grazie allo slot in più i rossoneri si trovano a +15 sull’Atalanta sesta che però ha una partita in meno. Aritmetica a parte, è una distanza incolmabile a questo punto del campionato. Anche la Juventus, che ha rallentato in maniera evidente negli ultimi mesi, ha ancora un grande vantaggio da gestire grazie a un ottimo girone d’andata.
Aldilà di tutti questi calcoli, i rossoblù hanno un grande vantaggio su tutte le altre. Giocano senza pressioni e si divertono perché, come conferma Thiago Motta: «L’Europa è una normale ossessione per altri club, mentre il Bologna resta il 'rompicoglioni' di questo campionato».
Nell'immagine: i giocatori del Bfc festeggiano dopo un gol. Foto Ansa