Calcio

Sarebbe il decimo, a distanza di quasi 1634 anni dal primo e a 500 anni dall’ultimo. Il "sacco di Roma" che il Bologna vuole perpetrare questa sera all’Olimpico contro la squadra giallorossa di Daniele De Rossi assume dei contorni mitici. La squadra di Thiago Motta, infatti, è alla ricerca di un posto Champions e vuole allontanare la Roma che dista 4 punti dai felsinei.

Per farlo il tecnico italo brasiliano si affiderà alle punte di diamante Zirkzee e Orsolini. I ballottaggi sono diversi e riguardano zone nevralgiche del campo. Ravaglia insidia Skorupski, ma alla fine dovrebbe spuntarla il portiere polacco. Beeukema e Lucumì si giocheranno il posto da titolare fino all’ultimo, con il primo in vantaggio sul secondo. Stesso discorso sulla fascia sinistra su cui probabilmente agirà Kristiansen e non Lykogiannis. Il ruolo di ala destra potrebbe essere occupato da Saelemakers, il quale potrebbe essere preferito a Ndoye. Tuttavia la vera sorpresa potrebbe riguardare la posizione da trequartista: Moro, autore del primo gol nella gara d’andata, è in leggero vantaggio rispetto a Fabbian e Urbanski. Thiago Motta potrebbe mescolare le carte in tavola per non dare riferimenti tattici a Daniele De Rossi.

Quest’ultimo riporrà le proprie speranze di vittoria sull’étoile argentina Dybala e su un Pellegrini diventato sempre più decisivo. L’assenza per infortunio di Lukaku costringerà l’allenatore capitolino a schierare uno tra Abraham e Azmoun. A El Shaarawy dovrebbe invece essere data continuità, considerando le prestazioni di assoluto livello che ha garantito nell’ultimo periodo.

I calciatori sono pronti a trasformarsi in gladiatori e a guerreggiare per un posto in Champions. L’agone di scontro sarà un Olimpico fiammeggiante di passione. La stessa passione da cui è pervaso il gruppo del Bologna che vuole convertire in un risultato storico la straordinaria stagione disputata fin qui.

 

Nell'Immagine Thiago Motta. Foto Ansa