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Capacità di rinnovare la competitività sul lungo periodo, preservando intatta l’identità territoriale. Il Dall’Ara si rifarà il look e diventerà un gioiello in stile Premier League. Bello, accogliente, moderno. E soprattutto funzionale. Come stadio di calcio, la domenica, e come centro servizi ricco di bar, ristoranti, negozi sportivi, palestre, centri medici e di riabilitazione, un museo e uno store del Bologna calcio, durante tutta la settimanaLa giunta Lepore ieri ha approvato una delibera volta a concedere la nuova volumetria dell’impianto consentendo il passaggio dai 158mila metri cubi attuali a 306 mila (che divengono oltre 700mila se si considera anche la nuova copertura).

Il piano comprende il rifacimento delle tribune (con una significativa diminuzione della capienza globale, che scenderebbe dai 36.000 spettatori attuali a 30.140) e la completa copertura di tutti i posti a sedere, con parte trasparente davanti alla Torre Maratona, al fine di mantenere la massima visibilità. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha affermato: «È una decisione storica, una delle più importanti modifiche urbanistiche della storia della città e un passo fondamentale per arrivare al nuovo Dall’Ara».

A quanto già elencato vanno poi aggiunti ulteriori interventi, che non riguardano solo lo stadio vero e proprio. Nel nuovo progetto sono previsti: l’adeguamento sismico della torre di Maratona, l’avvicinamento delle due curve fino a 6,40 metri dal campo di gioco e delle tribune a fino a 5,40 metri e infine il raddoppio del parcheggio nella zona antistadio per portarlo a 481 posti. Veniamo ora alla parte dolente: tempi e costi. Dettagli non da poco per il progetto di restyling del tempio rossoblù. Ieri, alla presentazione della delibera di giunta che avvia il processo urbanistico, il sindaco Lepore ha detto che così parte «l’ultimo miglio» per dare il via ai lavori del nuovo Dall’Ara. Cantiere che sarà preceduto da quello per realizzare lo stadio temporaneo nella zona del parco agroalimentare Fico. E anche su questo fronte le date sono incerte. Dal punto di vista economico, per adeguare lo storico stadio di Andrea Costa «serviranno investitori privati e pubblici», sottolinea l’Ad, Claudio Fenucci, «poiché i costi sono lievitati di 50 milioni rispetto al budget iniziale di 130 milioni, di cui 90 a carico della società rossoblù e 40 del Comune». Dunque si ricercano degli sponsor, ma anche un intervento statale. Fenucci, infine, assicura che resterà il nome Dall’Ara, ma «uno sponsor potrà dare il nome a tutta l’area dedicata allo sport».

 

Nell'immagine il rendering del nuovo Dall'Ara. Foto ufficio stampa comune di Bologna