mostra

"È tempo di sognare". È così che la poetessa e scrittrice marocchina Wissal Houbabi scelse d’intitolare la propria installazione: una tenda tradizionale marocchina che, dal pomeriggio del 10 novembre 2023 fino all’alba del giorno successivo, venne allestita in Piazza XX Settembre, proprio accanto al Parco della Montagnola. Una tenda che, aperta al pubblico nelle ore pomeridiane, di notte, per l’occasione, fu usata come un vero e proprio “luogo di rifugio” per tante piccole comunità di donne, anche di origini ed etnie differenti: un’occasione d’incontro e di scambio, un momento intimo ma anche politico. E, oggi, a Villa delle Rose – edificio storico di Bologna, ora adibito a sede museale – Houbabi riproporrà una “versione ridotta” della sua tenda, una piccola installazione in miniatura per rievocare il ricordo di quell’esperienza. Sarà questo il momento d’apertura della rassegna ‘e.lette: selvatiche paesaggi femministi 2023/2024 una restituzione condivisa’ che, a cura di Viviana Gravano e Samanta Picciaiola, si svolgerà dal 12 al 14 aprile 2024 proprio a Ville delle Rose, con ingresso gratuito.

«Queste tre giornate rappresentano il momento conclusivo, l’occasione in cui condivideremo con il pubblico le iniziative realizzate nell’ambito del progetto e.lette, svolto durante il biennio 2023/2024», spiega la curatrice Picciaiola. Il progetto e.lette – frutto di un network tra la Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna e la Biblioteca civica di San Giorgio di Piano e promosso dall’Associazione Orlando aps – è nato con l’obiettivo di diffondere tra le persone una “lettura aumentata”, grazie agli esempi e ai contributi letterari offerti da donne, adolescenti e persone discriminate. E dunque, oggi, con le tre giornate di "e.lette: selvatiche paesaggi femministi", «si vuole chiudere il cerchio – ha detto ancora Picciaiola – proporre eventi, tavole rotonde, momenti di confronto, proprio per dibattere assieme sui risultati raggiunti in questi due anni».
Tra i vari interventi realizzati nell’ambito della rassegna, vi saranno le tre “residenze d’artista”, a opera della attiviste Valentina Pagliarani, Maria Thereza Alves, Elisa Strinna e Wissal Houbabi. «Si tratta di “processi di ricerca” sul rapporto tra donne, territorio e comunità – spiega Viviana Gravano – per esempio, la prima esperienza di residenza è quella realizzata a Frassineta dalla performer Valentina Pagliarani. Un tempo abitata, l’area ha poi cominciato a spopolarsi fino al totale abbandono. Dal 2022 Pagliarani ha dunque scelto di riabitare questo territorio e, in occasione di e.lette, ha raccolto tutte le donne che in passato lo popolavano, condividendo con loro una residenza di lavoro».
Altri elementi che animeranno le tre giornate saranno poi il video di Isabella Gaffè – un racconto di quanto accaduto a Frassineta, San Giorgio di Piano e Bologna con le artiste e le comunità coinvolte – e l’installazione grafica "Ogni gesto è sovversione", realizzata dal printmaker Francesco Fiore De Conno. E per chiudere in bellezza, nella giornata di domenica 14 aprile, l’intervento di tre teoriche dell’eco-femminismo italiano, Ilenia Caleo, performer e attivista, Marina Turi, esperta del pensiero ecologico femminile, e Nina Ferrante, studiosa e attivista trans-femminista queer.

 

 

In copertina: la locandina dell'evento.
Foto concessa dall'ufficio stampa Bologna Musei Civici