Sentenza Tar

La questione Làbas sta infuocando il dibattito politico. Alle parole di Lepore per il quale «gli attivisti del centro sociale non stanno occupando gli spazi di Vicolo Bolognetti» fanno da contraltare le affermazioni di esponenti di diverso colore politico facenti parte del consiglio comunale.

Cristiano Di Martino, segretario cittadino della Lega, corrobora la sentenza del Tar sull’affaire Làbas opponendosi alle parole del primo cittadino. «Per noi la sentenza del Tar rappresenta un evento storico, che rovescia completamente un’assegnazione fin dall’inizio considerata non idonea. Le affermazioni di Lepore sono pericolose e sconcertanti perché ci saremmo aspettati delle parole differenti dalla figura istituzionale che rappresenta la città», afferma.

 

Dello stesso parere Nicola Stanzani, consigliere comunale e presidente del gruppo di Forza Italia a Bologna. «La decisione della giustizia amministrativa conferma quello che ci è sempre parso evidente: l’aggiudicazione non è mai stata legittima. Le parole di Lepore ci lasciano alquanto perplessi. Lui rappresenta la Repubblica italiana quando indossa la fascia tricolore e quindi avrebbe dovuto prendere atto della sentenza della magistratura», fa notare il capogruppo forzista.

Anche Azione va in pressing sul primo cittadino affinché il Comune dia seguito al pronunciamento del Tar che ha annullato l'assegnazione dei locali vicolo Bolognetti all'associazione “Nata per sciogliersi” e quindi al collettivo Làbas. «Le sentenze si rispettano e le leggi si applicano. Il sindaco ne prenda atto e faccia autocritica su una scelta sbagliata ed illegittima», sostengono i calendiani bolognesi in una nota.

 

Lepore, nel suo intervento, aveva dichiarato che «l’unica occupazione è quella del parco Don Bosco». I verdi hanno focalizzato la propria attenzione proprio su questo punto per criticare il primo cittadino: «Ci auguriamo che il sindaco Lepore non voglia utilizzare la battaglia per proteggere un parco pubblico per distogliere l'attenzione dal pasticcio di vicolo Bolognetti. Il parco Don Bosco - evidenziano i Verdi - è un bene comune della città, è vivo e resiste grazie alla mobilitazione di migliaia di cittadini che sono preoccupati per una politica che continua a ignorare l'emergenza ambientale. L'accostamento tra le parole "parco" e "occupazione" appare del tutto fuori luogo».

 

Nell'immagine Matteo Lepore. Foto Ansa