quindici
Colori saturi e neon, stanze d’albergo con arredi fermi agli anni Novanta, bottiglie di vodka economica e sigarette bagnate sparse per tutto il pavimento. Nell’hotel di Malia, sull’isola di Creta, Tara, Em e Skye vivono il viaggio-rito di passaggio che le separa dall’inizio della vita adulta. In How to Have Sex le tre amiche volano in una delle tipiche aree turistiche low budget dell’Europa meridionale che sono diventate destinazione di viaggi di maturità per tantissimi e tantissime. Dove non ci sono orari, pasti completi, ma piscine stracolme di ragazzi, shot di tequila e occasioni per provare tutto. Per Tara può essere il momento di superare la pressione sociale che le provoca essere l’unica ancora vergine del gruppo. Un costrutto sociale che la fa sentire inadeguata e che incomprensibilmente legittima l’amica Skye a umiliarla pubblicamente. Ma tra le tante serate sull’isola, a pochi giorni dalla fine del viaggio, quando Tara crede di star vivendo un momento come tanti con un ragazzo conosciuto da qualche giorno, si trova invece a dover avere a che fare con il peggiore degli scenari. Che, come tante, cerca di dominare con quello che ha, un silenzio raggelante che urla: «Devo sopravvivere!». Per la sua interpretazione di Tara, Mia McKenna-Bruce è stata premiata come miglior attrice emergente ai BAFTA dello scorso febbraio.
La recensione è stata già pubblicata sul numero 18 del 14 marzo
Foto Ansa