archiginnasio d'oro

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«Lepore non ci ha coinvolto. Il. nostro no dipende da quella che è una rappresentazione plastica dell’allergia alla democrazia e al dialogo che contraddistingue questo sindaco. La linea della Lega come partito è chiara: non voteremo a favore», afferma Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega in consiglio comunale. Su una posizione simile a quella della Lega è anche Forza Italia. «Le scelte possono essere fatte in due modi: o il sindaco, contando sui soli voti della sua maggioranza, fa approvare una sua decisione su un qualunque tema oppure, se vogliamo parlare seriamente di “condivisione”, allora l’approvazione di una scelta politica segue tutto l’iter di confronto, discussione e dialogo con tutte le forze politiche tra maggioranza e opposizione», dice Nicola Stanzani, capogruppo forzista. «Per rendere l’idea, quando il Comune di Bologna decise di concedere la cittadinanza onoraria all’arcivescovo e presidente della Cei Zuppi, non venne pubblicato nessun comunicato stampa prima della conclusione delle fasi di dibattito e votazione con la partecipazione di tutte le forze politiche. Questo comportamento nel caso della proposta di assegnare l’Archiginnasio d’Oro a Romano Prodi non c’è stato. Per questo motivo ci asterremo dal voto», aggiunge Stanzani. «Faccio notare che con questa mossa, alla fine, il sindaco Lepore ha di fatto indebolito Prodi», conclude il capogruppo di Forza Italia.

Una versione dei fatti sulla quale il Pd non è affatto d’accordo. «Non c’è stata nessuna imposizione. L’idea è nata dalla giunta Lepore e, come vuole l’iter, è stata presentata e dibattuta in commissione consiliare – fa notare Michele Campaniello, capogruppo del Pd in consiglio comunale -. Aggiungo anche che noi della maggioranza siamo così "contrari" (ironizza, ndr) al coinvolgimento delle forze politiche che abbiamo deciso di rinviare la votazione di una settimana. La data del voto era stata fissata per la giornata di ieri, ma facendo questo rinvio diamo la possibilità a ciascuna forza politica di prendersi il suo tempo e decidere se votare a favore o contro».

«Quando parliamo del presidente Prodi, parliamo di un uomo che ha dato lustro alla sua città, Bologna, sia nel suo percorso politico sia nella sua carriera accademica. Una personalità straordinaria cui sono state riconosciute, tra i vari premi, ben quaranta lauree honoris causa. Mi domando che altro debba fare nella sua vita un uomo per meritare un’onorificenza come l’Archiginnasio d’Oro», sottolinea Campaniello. Si tratta di un riconoscimento istituito nel 1963 che la città di Bologna assegna a una personalità di grande prestigio che ha lasciato un'impronta a livello internazionale in ambito artistico, culturale e scientifico. 

Stando alle parole del capogruppo democratico, «al momento ad aver espresso una posizione netta sono Fratelli d’Italia, che hanno manifestato la loro contrarietà, e il leghista Giulio Venturi che invece si è dichiarato favorevole». «Un gesto, quello di Venturi, che apprezzo molto - dice Campaniello - mentre l'opposizione netta di Fratelli d'Italia me la spiego da un punto di vista puramente ideologico-politico, essendo il presidente Prodi un simbolo del centrosinistra italiano». Infine, da quanto afferma Campaniello, «non tutti possono vantare lo spessore e il prestigio che ha un uomo come Romano Prodi». Per dare un'idea, vincitori dell'Archiginnasio d'Oro sono stati uomini come il pittore Giorgio Morandi, il chimico Vincenzo Balzani e il regista Pupi Avati. 

Sulla scelta finale dei vari gruppi consiliari, la situazione potrebbe cambiare nei prossimi giorni.  

 

Nell'immagine, l'ex premier Romano Prodi. Foto Ansa