Industria Manufattiera

La 22ª edizione di Mecspe, la principale fiera dedicata alle innovazioni per l’industria manifatturiera organizzata da Senaf, è aperta. Dal 6 all’8 marzo, i padiglioni di BolognaFiere vedranno la partecipazione di oltre 2.000 aziende espositrici nei 92mila mq di superficie fieristica; ci saranno 13 saloni tematici, 18 iniziative speciali e un programma ricco di appuntamenti e incontri dedicati alla transizione digitale ed ecologica. La nuova edizione, infatti, dedica ampio spazio al confronto tra gli attori del settore, alla luce dei recenti sviluppi sul fronte Pnrr e sul nuovo Piano Transizione 5.0, che comporta la dotazione di 6,3 miliardi di euro per il 2024-2025

 

Le tematiche di transizione e progresso, quanto più rilevanti per le aziende italiane, sono state approfondite questa mattina all’evento inaugurale della fiera, durante il quale sono stati discussi, alla presenza dei rappresentanti del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), i dati del nuovo Osservatorio Mecspe sull’industria manifatturiera italiana. L’osservatorio sulle imprese della regione ha sottolineato che, anche se in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la gran parte degli imprenditori del settore (quasi nove su dieci) ha un livello medio o alto di soddisfazione relativa all’attuale andamento della propria azienda. Tiene il fatturato nel breve periodo, che rimane stabile o in crescita per il 65%, mentre il portafoglio ordini è adeguato per quasi due terzi delle aziende. Il settore, dunque, non ha intenzione di rallentare, e, anzi, sono tante le aziende emiliano-romagnole che hanno in programma un percorso di crescita nei prossimi due anni (67%). 

 

Grazie al Pnrr, l’industria emiliano-romagnola sta dunque avendo accesso a un’importante disponibilità di risorse da parte del governo. Quasi il 60% degli imprenditori, infatti, ha richiesto gli incentivi Industria 4.0 a supporto della propria crescita per investire nella trasformazione digitale (34%), nella ricerca e lo sviluppo (21%), nella formazione (21%) e nella sostenibilità (15%). Inoltre, il 59% degli imprenditori non avrebbe investito, o lo avrebbe fatto in misura minore, senza gli incentivi. Proprio grazie a questi investimenti, gli imprenditori hanno potuto constatare un miglioramento della produttività (47%) della loro azienda, della strumentazione tecnologica (44%) e, più in generale, un miglioramento delle condizioni di lavoro (27%). L’impatto positivo degli incentivi 4.0 apre la strada al Piano Transizione 5.0. Quasi un terzo degli imprenditori è intenzionato ad avvalersi della nuova misura: a oggi, infatti, quasi nove imprese su dieci sono pronte a innovarsi anche nella transizione energetica.

 

«Il settore manifatturiero italiano, con le sue 511 mila aziende attive, rappresenta un pilastro fondamentale del nostro sistema economico – ha detto Valentino Valentini, viceministro al ministero delle Imprese e del Made in Italy - Le difficoltà geopolitiche in atto, non ultima la crisi del Mar Rosso, stanno incidendo pesantemente sul tessuto economico e il governo ha ben presenti le sfide con cui si devono confrontare le nostre imprese. Per questo abbiamo lavorato per mettere la politica industriale al centro della Presidenza italiana del G7 e dell'Ue. La rimodulazione del Pnrr ha liberato importanti risorse: il Mimit in particolare ha ottenuto oltre nove miliardi che andranno a beneficio del tessuto imprenditoriale. La misura cardine è ‘Transizione 5.0’, che consentirà alle imprese di aumentare la competitività e realizzare i necessari investimenti per la riduzione dei consumi energetici. Il nostro obiettivo è far sì che il Mimit sia sempre più partner delle imprese e il confronto con soggetti come Mecspe fornisce un importante contributo al nostro lavoro». L’evento ha anche visto la partecipazione di Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo economico e green economy della Regione, Massimo Bugani, assessore all’Agenda digitale del Comune di Bologna, Antonio Bruzzone, ad di BolognaFiere, e Ivo Nardella, presidente Senaf - Gruppo Tecniche Nuove.

 

Foto: Gustavo Zandonella Necca